Napoli

I continui esperimenti non giovano al Napoli di Ancelotti

In tutta sincerità non pensavo che al giro di boa di questo campionato il Napoli di Ancelotti avesse ancora l’impellente bisogno di escogitare esperimenti di formazione. Devo ammetterlo, tutto mi sarei potuto aspettare tranne di dover rimpiangere l’assenza di Diawara in mezzo al campo.

Cosa mi ha lasciato in consegna Milan-Napoli? Una gran confusione.  A parte l’assenza del Var sul fallo ad Insigne e la ridicola decisione di espellere Fabian Ruiz, il Napoli ha inciso relativamente. Zielinski, Insigne, Mertens, Callejon e Milik, schierati contemporaneamente, non hanno lasciato il segno. La fluidità di gioco vista contro Sassuolo e Lazio è venuta a mancare ed ha reso avulsa la prestazione dell’intera squadra. Specie nella prima frazione, la manovra negli ultimi 20 metri è risultata ripetitiva e prevedibile. L’avversario, da questo punto di vista, è stato avvantaggiato dal sovraffollamento che il Napoli proponeva ad inizio gara, tenendo le linee molto strette per ridurre le accelerazioni di Insigne e compagni.

L’ASSENZA DI ALLAN

La mancanza del brasiliano si è notata, dinamismo e reattività nel portare palla, l’interdizione e l’efficacia delle sue giocate hanno pesato sull’equilibrio dei reparti. Se i compiti di regia erano affidati a Fabian Ruiz, penso che forse si è preteso un po’ troppo nell’affidare a Zielinski il ruolo di cursore a tutto campo. In particolar modo se il reparto d’attacco presenzia di tutte le sue dovizie, il ruolo di vice-Allan diventa davvero complicato. La prestazione di Zielinski ha avuto la sua efficacia quando si è potuto sgravato del compito assegnatogli in fase di non possesso. Il calciatore polacco, infatti, nella prima frazione di gioco, nel prestare troppa attenzione nello scalare posizione quando Mario Rui risultava alto e troppo sull’esterno ha, per forza maggiore, tralasciato i compiti di filtro a centrocampo.

Tecnicamente un rischio qualora l’avversario ne avesse approfittato, perché il tutto ha obbligato Koulibaly nell’uscire molto alto sul portatore di palla avversario.

OCCASIONI SPRECATE

La squadra Partenopea ha sviluppato una maggiore velocità di esecuzione all’ingresso in campo di Verdi, il quale ha sostituito un Mertens che non è mai riuscito a ritagliarsi una posizione in campo. L’ex bolognese ha riportato equilibrio sull’out di sx, consentendo allo stesso Zielinski di salire in cattedra e rendersi pericoloso per ben due volte negli ultimi dieci minuti del match. Non solo, anche l’ingresso di Ghoulam ha destato una maggiore fruizione del gioco, dando la possibilità ad Insigne di poter svariare maggiormente sul fronte d’attacco.

MARTEDÌ LA GARA DI COPPA

Fra pochi giorni andrà in scena il secondo atto di Milan-Napoli. Una coppa Italia che mai come quest’anno rappresenta una chance importante per infoltire la bacheca di questa squadra. Una gara da dover portare a compimento, quantizzando le imminenti sensazioni di poter passare in vantaggio in gol sfruttando le occasioni che riusciremo a creare. Hamsik ed Allan potrebbero risultare decisivi in tal senso, reattività e visione di gioco a far posto all’iniquo addensamento di ieri sera.