Contratto Comune-TV: a Sant’Antimo è forte scontro

 

L’amministrazione ha stipulato un accordo con una televisione campana scatenando l’indignazione dell’opposizione

Nella giornata odierna il comune di Sant’Antimo ha visto aprirsi uno scontro fra amministrazione ed opposizione sul tema dell’accordo siglato dal comune con un emittente televisiva per assicurarsi un pacchetto di servizi televisivi e telematici.

Il contratto siglato dall’amministrazione prevede la durata di un anno di servizi al costo di 9.943 euro. I servizi offerti prevedono spazi televisivi e telematici di dibattito politico e servizi su tutti i consigli comunali che si terranno nell’anno in cui il contratto sarà vigente.

Il dibattito è stato acceso dalle dichiarazioni del consigliere Corrado Chiariello che ha duramente attaccato il sindaco e la maggioranza sottolineando vari punti che ha ritenuto essere scandalosi.
In primo luogo, circa il costo del contratto con tale Televisione ritenuto eccessivo e ottenuto senza la dovuta trasparenza.

In secondo luogo, il consigliere di opposizione ha tenuto a sottolineare come la Tv cercherà di pubblicizzare il lavoro della maggioranza in chiave positiva, offrendo un luogo di soliloquio per il sindaco e l’amministrazione.

Non è tardata ad arrivare la risposta del Sindaco Russo che ha subito affermato come il consigliere si sia lanciato nell’ennesima battaglia solitaria e priva di fondamento volta a screditare la sua amministrazione.

La difesa del sindaco è stata articolata su più punti, partendo dal costo ritenuto assolutamente congruo e anche minore di quello richiesto ad altri comuni e che coprirà tutto l’anno 2019 dando la possibilità anche di trasmettere i consigli comunali.

Circa la trasparenza, il dottor Russo ha tenuto a precisare che sia stato stipulato un contratto di dominio pubblico e che quindi non vi siano gli estremi per accusare l’amministrazione di scarsa trasparenza.

Punto finale della difesa del sindaco è stato quello di esplicitare che lo spazio televisivo sarà messo a disposizione anche di membri dell’opposizione e che quindi non sarà un canale solo volto alla comunicazione da parte della maggioranza.

La polemica è però divampata velocemente e si è irrimediabilmente diffusa anche alla cittadinanza che ha mosso altre criticità alla scelta dell’amministrazione sottolineando altri punti ritenuti non congrui e non ben chiariti dal Sindaco.

Si è innanzitutto posto l’accento sull’oscuramento di commenti di protesta scritti a margine del post inerente al primo intervento del sindaco in trasmissione.

Secondo i diretti interessati i commenti sarebbero stati cancellati per favorire l’immagine del sindaco dato che quelli considerati a favore dell’amministrazione non hanno subito la medesima sorte, andando quindi ad alterare quella che era la vera risposta della cittadinanza, quantomeno divisa.

Questo tuttavia non è stato l’unico punto considerato critico nella scelta dell’amministrazione, dato che si sono mossi dubbi circa la decisione stessa.

Ciò poiché il sindaco avrebbe potuto optare per televisioni locali con le quali aveva anche precedentemente collaborato, senza quindi doversi rivolgere ad una Tv esterna che giocoforza ha richiesto un esborso maggiore a detta dei cittadini critici verso tale scelta.

L’ultima accusa mossa quindi all’amministrazione è inerente alla possibilità che vi sia l’opportunità di espressione in questo spazio, anche da parte dell’opposizione, come paventato dal sindaco nella sua risposta al consigliere Chiariello.

Nei fatti però, il sindaco non ha chiarito, per volontà o forse per dimenticanza, se la scelta su chi far parlare e come farlo verrà eseguita dalla televisione in totale autonomia, se da quest’ultima su dettami dei datori di lavoro o dall’amministrazione stessa, lasciando quindi un velo di incertezza su un aspetto delicato.