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Un Principe Azzurro a Montecarlo

Fabio Fognini vince il Master 1000 di Montecarlo 51 anni dopo l’ ultimo successo azzurro targato Pietrangeli.

C’era aria di storia per l’Italia in questa partita, con la tensione che era palpabile in campo come nelle tribune, dove erano accorsi i grandi tennisti e tenniste italiani del passato per sostenere Fognini.

Il tennista ligure si impone così con un doppio 6-3 contro il numero 48 del mondo Lajovic, portando a casa quella che indubbiamente è la coppa più prestigiosa della sua carriera, diventando il primo italiano a vincere un Master 1000

La finale è stata giocata tra due giocatori alla loro prima volta in una finale 1000, con la tensione che ha fatto ragionevolmente da padrone, coadiuvata dal fortissimo vento, rendendo il match molto falloso.

Il numero 1 d’Italia è riuscito ad imporsi mostrando la sua superiorità e decidendo sempre il ritmo del match, specie nella parte finale del secondo e decisivo set, dove, complice un indurimento alla coscia, ha dovuto gestire la partita con grande attenzione.

Il match, sempre comandato dall’italiano, si è concluso quindi dopo 1 ora e 38 minuti consegnando Fognini alla storia del tennis italiano, applaudito da famiglia e staff, con la moglie, Flavia Pennetta ex campionessa slam,  dal suo predecessore in questo torneo, Nicola Pietrangeli, e alla presenza tra box e cabina di telecronaca di Schiavone, Panatta, Barazzutti e Bertolucci.

Quest’ultimo è stato  proprio oggi eguagliato nel suo miglior ranking di numero 12 del mondo da Fognini, che si ritrova ora ad un’inezia dal numero 11 Cilic, ed a 250 punti dal numero 10 Isner, tra l’altro fermo per l’infortunio rimediato nella finale di Miami.

Fabio, dopo essere già stato vicino all’impresa, potrebbe quindi da qui al Roland Garros puntare seriamente alla top-10, un traguardo che solo 2 italiani hanno raggiunto dall’introduzione del calcolo computerizzato.

Il campione ligure ha raccolto il suo titolo più pesante in una finale che poteva apparire semplice, guadagnata però dopo un torneo straordinario, dove ha eliminato i numeri 2 e 3 del mondo, l’ostico Coric ed un giovane astro nascente come Rublev al primo turno.

Ed è proprio contro quest’ultimo che Fognini è riuscito a ribaltare il proprio destino ed accendere il fuoco che lo ha condotto a potersi aggiudicare il titolo.

Un primo turno in cui stava giocando male ed era ad un passo dalla sconfitta, ma dove è riuscito a tenere la testa giusta per lottare ed attendere il passaggio a vuoto del ragazzo e quindi punirlo, una delle qualità spesso mancate nel repertorio dell’azzurro.

Un tennista che ha sempre dimostrato di avere un eccellente qualità tecnica, inventiva e rapidità, che difatti, si sono abbattute senza possibilità di replica sul numero 3 del mondo e campione a Roma nel 2017 Alexander Zverev.

Il tedesco è stato letteralmente annichilito da una sontuosa prestazione del nostro miglior giocatore che si è quindi confrontato con un giovane ostico come Coric, battendo anch’egli con una grande prestazione ed accedendo ad una semifinale con Rafa Nadal.

Lo spagnolo, attualmente il numero 2 del ranking, è senza alcun dubbio il più grande giocatore di sempre sulla terra rossa, nonché campione in carica del Roland Garros e vincitore qui per ben 11 volte.

Nessuno, prima del match, avrebbe scommesso sulla vittoria dell’azzurro, che invece, dopo un eccellente primo set di lotta è riuscito addirittura a dominare il secondo, firmando un impresa titanica

Impresa ancor più grande se consideriamo come Fabio fosse giunto a questo torneo, dopo mesi di grandissime difficoltà e cocenti eliminazioni nei primi assaggi di terra battuta tra il Sud-America e Marrackesh.

Fognini è apparso diverse volte durante la sua carriera in grado di giungere a simili acuti, spesso acremente criticato per la sua scarsa tenuta mentale ed accusato di una poca voglia di sacrificio nei match e in allenamento.

Sempre infastidito da tali accuse, il numero 1 d’Italia non ha mai nascosto che vi fossero aspetti che potesse migliorare, lasciando il suo vecchio coach, ora sulla panchina del suo avversario odierno, per provare a darsi ulteriori stimoli, supportato dalla preziosissima presenza di Barazzutti.

L’ex top-10 insieme alla moglie del ragazzo, Flavia Pennetta, sono riusciti a tirar fuori il meglio da Fabio, che probabilmente qualche anno fa, dopo un ottimo 2018 e un inizio tanto difficoltoso non sarebbe riuscito a credere in se stesso abbastanza da compiere un tale exploit.

Fognini si è quindi preso la storia del tennis italiano proprio nel suo momento più difficile, dimostrando che le qualità che si hanno dentro non scompaiono d’improvviso e che resistendo ai momenti duri, dopo ogni temporale potremo goderci l’arcobaleno. 

Appuntamento ai prossimi tornei e soprattutto a Roma, dove tutto il pubblico italiano dovrà sostenere Fabio e spingerlo verso un ulteriore traguardo storico, la tanto agognata top-10 mondiale.