Sulla vicenda del bambino autistico di Afragola escluso dalla recita, interviene anche il judoka Gianni Maddaloni. “Quando ho letto questa storia sono rimasto allibito – dichiara Gianni Maddaloni – una scuola deve integrare e non emarginare, a prescindere da tutto s dalle giustificazioni che cerca di dare l’Istituto, il nome di Andrea su quella lista doveva esserci a prescindere da tutto, sia perchè è regolarmente iscritto e sia perchè il Natale non si nega a nessun bimbo, Andrea doveva essere sulla lista con i suoi amichetti, SENZA SE E SENZA MA!!!”. Indignato, il maestro chiede giustizia, conosce benissimo Andrea e dichiara che il bambino, seppur un pò più vivace, non avrebbe avuto problemi ad essere li quel giorno. “Conosco benissimo Andrea – prosegue Maddaloni – è stato tante volte sul tatami insieme ai miei campioni del mondo, e posso assicurare che il fatto che non si mantiene in fila, non è assolutamente un problema, non lo è stato nemmeno per campioni come Pino Maddaloni e gli altri che, per l’occasione, si sono rotolati sul tappeto facendolo divertire e strappandogli sorrisi, si… sorrisi, quelli che gli sono stati negati da questa scuola escludendolo dalla lista dei partecipanti, trattandolo come un emarginato, perchè ho letto con attenzione le chat e con ancor più attenzione le note vocali, inviate dalla maestra alla mamma di Andrea, e sentire sottolineare che un bimbo non parla e non sta in fila fa rabbia, fa rabbia soprattutto se detto da una insegnante. Faccio appello a tutte le Istituzioni – conclude Gianni Maddaloni – dal Presidente della Repubblica, passando per il Presidente del Consiglio e i Ministri preposti, fino ad arrivare al Sindaco di Afragola, pretendo la massima punizione per questa scuola”. Maddaloni da sempre è impegnato nell’integrazione e nell’inclusione sociale, e assicura che farà di tutto perchè questo episodio non resti impunito e che sia da monito per il futuro”.