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La storia di Anna, 40enne paraplegica di Afragola: “Pochi lidi handicap friendly”

È da stamattina che sta facendo parlare i giornali la storia di Anna, quarantenne disabile di Afragola, oggi residente a Cardito.

La sua storia è molto toccante, Anna è in queste condizioni a causa della malasanità, nata a 5 mesi e mezzo di gestazione, non è stata messa in tempo nell’incubatrice, na solo 4 giorni dopo, 4 giorni che hanno segnato per sempre la sua vita, costringendola in carrozzella.

Anna sa che dopo 40 anni non può avere giustizia, ma vuole usare la sua storia per mettere in guardia le altre persone, e soprattutto, combatte per i suoi diritti, e di chi come lei, ha una disabilità.

“Non posso accettare che un disabile prima di andare in spiaggia deve trovare lo stabilimento balneare adatto, handicap friendly per intenderci, non mi va giù che se chiedi se ci sono i servizi per disabili, dall’altra parte del telefono ti rispondono quasi scocciati, e come si suol dire, “ti arronzano”, io sono disabile per un errore umano – prosegue la donna – purtroppo legalmente non posso fare più niente, sono passati troppi anni, ma nessuno può impedirmi di gridare al mondo cosa è successo, ho un faldone di carte e documenti che provano tutto, non mi serve niente ai fini legali, ma servirá per aiutare le altre persone”.

Anna ha trovato il coraggio di parlare grazie al bimbo autistico di Afragola escluso dalla recita, Andrea, ed ai suoi genitori.

“La forza di questa famiglia mi ha dato tanto coraggio – conclude Anna – Andrea è un bimbo stupendo e i suoi genitori fortissimi, come hanno combattuto per il loro figlio, così hanno dato coraggio a me. Voglio giustizia, anche se solo morale, ma la voglio”.

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