Quella di Louise è solo una delle tante storie di lotta e speranza che in questo periodo formano l’unica vera resistenza alla valanga di fake news che inonda il web e che crea eserciti di negazionisti, pronti a buttare all’aria un anno di sacrifici e rinunce.

“Il 2020 è stato un anno tragico sul piano sanitario, economico e sociale. Oggi ho deciso di raccontare la mia difficile esperienza – si sfoga il maestro parrucchiere- consapevole che con questo maledetto virus non si scherza. Sono stato ricoverato per cinquanta giorni al Cardarelli per una forma molto violenta di Covid. E’ al personale sanitario in servizio in questo reparto che non mi ha mai fatto mancare assistenza e supporto con professionalità e umanità che va il mio ringraziamento. Ni ritengo fortunato ad essere guarito – Continua Louise – ad essere riuscito a tornare a casa a poterlo raccontare. Ho visto altri non uscirne da quel tunnel e a loro e alle rispettive famiglie che va il mio pensiero. “