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Voragine tra Casandrino e Grumo Nevano: 45 commercianti in rivolta

A causa della voragine aperta tra Casandrino e Grumo Nevano, ben 45 attività sono in crisi. Chiedono controlli e la riapertura della strada.

La strada di collegamento tra Casandrino e Grumo Nevano è chiusa da circa 50 giorni perché lo scorso 29 dicembre si è aperta una cavità profonda circa 13 metri tra i due comuni e un edificio è stato evacuato in poco più di 24 ore.

La strada è stata chiusa e le attività che sorgono tra corso Carlo Alberto di Casandrino e corso Domenico Cirillo ricadente nel territorio di Grumo Nevano, si trovano in grande difficoltà. I commercianti della zona non ne possono più, vista la già difficile situazione causata dal covid e hanno cominciato a protestare.

La voragine è stata chiusa ma la situazione non è ancora tornata alla normalità perché sembrerebbe esserci un altro cedimento a pochi metri. I negozianti hanno prontamente contattato gli uffici comunali. Sul posto, infatti, sono arrivati gli assessori Margherita Caserta, Domenico Landolfo e Raffaele Picardi.

L’amministrazione comunale di Casandrino fa sapere che è in continuo contatto con la Regione Campania, per far sì che venga risolta al più presto la situazione. Sulla sua pagina Facebook, qualche giorno fa, la sindaca Rosa Marazzo ha scritto:

⚠️RIUNIONE ALLAGAMENTI E SITUAZIONE VORAGINE ⚠️
💻 Buona domenica casandrinesi, domani pomeriggio avremo una riunione via web per il problema allagamenti che Casandrino ha ormai da troppo tempo. Con me saranno presenti il vicepresidente della Regione Campania Bonavitacola, il Consigliere Regionale Cirillo, il dott. Palmieri della Direzione Generale per la Difesa del Suolo e l’Ecosistema, l’ing. Marrazzo dell’Area Tecnica e gli assessori Caserta e Landolfo. Ci auguriamo che verranno gettate le basi per poter risolvere il problema allagamenti definitivamente. Non possono più esserci rinvii. Questa situazione va risolta. Ed è ciò per cui ci batteremo. Vi terremo aggiornati.
🕳 Per quanto riguarda l’altro annoso problema della voragine venutasi a creare lo scorso fine dicembre provo ad essere più chiara onde evitare fraintendimenti.
Andiamo per punti.
📌 Il 29 dicembre viene stilato un verbale con l’Ufficio Tecnico dei comuni di Casandrino e Grumo Nevano e l’Acquedotti scpa, intervenuta sul posto perché si riteneva ci fosse una perdita dovuta alle fognature.
📌 Il 30 dicembre si chiude la voragine con massima velocità senza che ne venisse accertata la causa (nel verbale verrà scritto che la causa potrebbe essere ricondotta ad una fognatura danneggiata da radici di quercia).
📌 L’Amministrazione diventa beneficiaria di 80 mila euro, somma che potrà essere utilizzata solamente dopo la relazione dei lavori già eseguiti. Relazione che ad oggi non è stata ancora eseguita da chi di competenza.
📌 Il 30 dicembre la Regione Campania manda gli speleologi a fare dei sondaggi ed indagare sulla causa della voragine. L’ispezione non può essere effettuata perché sono già iniziati i lavori di riempimento.
📌 Il 5 gennaio gli assessori Landolfo e Caserta protocollano una richiesta sulla relazione di costi e spese sostenuti per la chiusura della voragine. Ad oggi, nonostante altre sollecitazioni, la risposta non è ancora arrivata .
📌 Il 20 gennaio sono state effettuate delle video ispezioni che hanno accertato la presenza di una cavità che ricade tra il territorio di Casandrino e Grumo Nevano.
📌 Il 27 gennaio, diversamente da chi si vanta di essere andato in Regione a parlare con chissà chi, gli assessori Landolfo e Caserta ed io ci siamo andati per davvero ed abbiamo richiesto ulteriori contributi.
Ci è stato detto che hanno bisogno della relazione dei lavori già effettuati per ricevere la somma già stanziata più un ulteriore contributo.
📌 Chi ha fatto politica ed è stato amministratore sa bene (o almeno dovrebbe) cos’è una somma urgenza e sa altrettanto bene (o almeno dovrebbe) che anche se avessimo deliberato la somma urgenza non sarebbe stata garantita la riapertura di quel tratto di strada perché mancante dei servizi essenziali.
Vedete concittadini, al di là di quanto qualcuno vuole far credere, non stiamo con le mani in mano. Stiamo amministrando con buon senso e buona fede come un buon padre di famiglia fa con i suoi figli e soprattutto in piena trasparenza.
Ci scusiamo con i commercianti e i cittadini per il disagio ma stiamo lavorando affinché questo problema si risolva quanto prima.

E poi ha fatto sapere quanto chiesto dalla Regione per poter provvedere alla risoluzione della questione.

Pietro Grazioso, Marco Garofalo, Roberto Quaranta e Tammaro Solli sono solo 5 rappresentanti di oltre 45 titolari di attività e fanno sapere che il calo delle vendite ha raggiunto il 70% e che stanno soffrendo tanto la crisi.

Intanto alcuni rappresentanti dei commercianti saranno ospiti negli studi di NanoTV per parlare della situazione insostenibile che stanno vivendo e per fare un appello alle istituzioni regionali.