NESPOLI PANNONE Afragola

Nessuna perquisizione all’ex senatore Nespoli: l’inchiesta della Procura sulle Politiche Sociali fa discutere

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L’inchiesta sulle Politiche sociali e l’affidamento a società e cooperative legate al clan dei casalesi e che vede coinvolto anche i Comuni di Afragola e Frattamaggiore fa discutere. Il verbale della Procura della Repubblica presso il tribunale di Napoli Direzione distrettuale Antimafia racconta di perquisizioni personali e presso società legate a questa fitta piramide e associazione a “delinquere” atta ad intercettare fondi pubblici con la collaborazione di dirigenti comunali per sostenere le attività di persone legate a doppio filo al clan dei casalesi.

Nei nostri territori, leggendo gli atti della Procura, si legge il nome di 4 persone legate a doppio filo ad Afragola e Frattamaggiore, due dirigenti del Comune di Afragola, Alessandra Iroso e Francesco Affinito (dagli atti non risulta indagato), l’ex senatore Nespoli e il dirigente dell’Ambito 17 di Frattamaggiore Rodolfo De Rosa.

16 perquisizioni personali e almeno 8 società e cooperative. Nessuna perquisizione per l’ex senatore Nespoli e il dirigente Francesco Affinito (non risulta idagato) mentre Nespoli è indagatio sulle vicende afragolesi. Di seguito uno stralcio del verbale della Procura

A Frattamaggiore è soprattutto la posizione di Rodolfo De Rosa, tra i soggetti raggiunti da indagini e perquisizioni personali, che fa discutere e coinvolge anche l’Ambito 17 e le gare espletate al Municipio dove il cognato, l’ex vicesindato oggi consigliere di maggioranza Pasquale Del Prete. Ecco uno stralcio degli atti della Procura che lo riguardano

Ad Afragola l’inchiesta a fatto molto discutere ed ha inevitabilmente coinvolto l’amministrazione Pannone da poco alla guida del paese, vedendo interventi di consiglieri d’opposizione come Antonio Caiazzo (leggi la sua posizione) e Antonio Iazzetta che segnalano la presenza di dirigenti comunali e dell’ex senatore Nespoli nell’inchiesta che le vede coinvolti con organizzazioni criminali del calibro dei “Casalesi”.

Ambienti vicini al Vincenzo Nespoli chiedono una rettifica giornalistica rispetto al coinvolgimento dell’ex senatore, il quale, come già precisato nell’articolo, non è stato oggetto di perquisizioni personali o societarie, ma che resta indagato.

L’errore della nostra redazione, citando Nespoli tra i perquisiti, avviene durante l’intervista ad Antonio Iazzetta sulla vicenda (guardala quì) e prontamente rettificato nel titolo che presentava l’intervista.

In particolare chi difende Nespoli sostiene che l’ex senatore nel periodo riferito dall’inchiesta non ricopriva alcun ruolo pubblico, politico ed istituzionale e quindi non si capisce il coinvolgimento come specificato dagli atti della Procura.

La discussione è aperta e coinvolge inevitabilmente Pannone a cui l’opposizione chiede spiegazioni. Pannone ovviamente è coinvolto dal punto di vista politico per il forte sostegno ricevuto da Nespoli per la sua elezione e dalla presenza di Dirigenti ancora in servizio presso il Comune di Afragola.

I fatti riferiti al periodo dell’amministrazione Grillo, che non lo vede minimamente coinvolto, quanto influenzeranno l’attività dell’amminsitrazione afragolese guidata oggi da Antonio Pannone. Appena iniziata la discussione, vedremo quali posizioni prenderanno maggioranza ed opposizione rispetto a questa vicenda che riporta Afragola sulle prime pagine dei giornali.

INDAGATI PER I REATI: