Stop alla vendita nei negozi di cani, gatti e conigli

di Noemi Bencivenga – Nello stato di New York sta per essere approvata la legge che vieta la commercializzazione nei negozi di cani, gatti e conigli.

La decisione finale spetta alla governatrice Kathy Hochul che dovrà scegliere se firmare o no il cosiddetto “Puppy Mill Pipeline una proposta di legge bipartisan approvata sia dal Senato sia dall’Assemblea lo scorso giugno.

L’obiettivo di questa normativa è di porre fine alla compravendita di cuccioli cresciuti in ambienti crudeli.

L’esistenza negli USA di tantissimi “puppy mills”

Infatti, negli Stati Uniti esistono tantissimi “puppy mills“ ossia vere e proprie fabbriche di cuccioli  che mirano esclusivamente a trarre profitto senza salvaguardare il benessere e la salute degli animali obbligati a vivere in condizioni ai limiti della sopravvivenza.

Il Puppy Mill Pipeline stabilisce:

  • il divieto della vendita al dettaglio di animali da compagnia nei negozi facendo sì che le persone in cerca di un animale si dirigano verso rifugi e centri d’accoglienza per cani,gatti e conigli;
  • la possibilità di acquistare cuccioli solo dagli allevatori. Recandosi, infatti, direttamente presso i centri di allevamento di animali si ha la possibilità di controllare le loro condizioni di vita favorendo così un’adozione più consapevole;

Le parole con cui comincia il “Puppy Mill Pipeline”

Queste sono le parole con cui comincia la proposta legislativa: “In un momento in cui nei rifugi ci sono animali domestici sani e amorevoli in attesa di essere adottati, semplicemente non c’è motivo per consentire la vendita di cuccioli provenienti da allevamenti intensivi».