Napoli: matrimoni finti

La banda dei finti matrimoni aveva la propria base operativa a Ponticelli, periferia est di Napoli. E a capeggiarla una donna. E’ quanto emerge dall’inchiesta che ha portato i carabinieri della Compagnia di Caserta, nell’ambito di un’indagine della DDA, a smantellare un’organizzazione specializzata nel combinare matrimoni di comodo tra immigrati e italiane per favorire il rilascio della cittadinanza italiana.

In totale sono diciotto le misure cautelari emesse dal gap di Napoli, di cui cinque in carcere e undici ai domiciliari. Come anticipa Edizione Caserta, tredici ordinanze hanno come destinatarie delle donne. Tra di esse figurano , Matilde Macciocchi, 61enne residente nel quartiere napoletano di Ponticelli. E’ lei ad essere finita in carcere con la factotum Antonietta Noletto.

Dall’indagine è emerso che ha sola Francesca Riccardi, impiegata come barista in un locale di Ponticelli eletto a base operativa, si è sposata cinque volte. Un business da decine di migliaia di euro scoperchiato dalla DDA e dai carabinieri.

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