Il portavoce del cremlino ribadisce: “siamo pronti a sganciarla”

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ribadendo le accuse di Mosca a Kiev su un suo possibile utilizzo di una bomba sporca, e stigmatizzando l’Occidente per il fatto di non credere all’allarme russo. Peskov ha poi sottolineato che “queste informazioni sono state portate all’attenzione degli interlocutori del ministro della Difesa” Sergei Shoigu. “Allora tocca a loro credere o non credere”, ha aggiunto Peskov, secondo quanto riporta la Tass. Ieri il dipartimento di Stato Usa, ha diffuso una dichiarazione  insieme ai ministri degli Esteri di Francia e Regno Unito  in cui si “afferma con chiarezza che rifiutiamo tutte le accuse trasparentemente false sul fatto che l’Ucraina si starebbe preparando all’uso di una bomba sporca sul suo stesso territorio”.

La bomba sporca, o arma radiologica, viene inizialmente associata, come minaccia, a formazioni non statuali, terroristi privi della tecnologia e della capacità di sviluppare testate nucleari. Non si tratta quindi di una arma “di distruzione di massa” ma, come si dice con un gioco di parole fra i due termini inglese destruction e disruption, di “disturbo di massa”. Una bomba sporca è infatti un ordigno esplosivo convenzionale a cui è stato aggiunto materiale radioattivo.