Aurelio De Laurentiis ospite di “Che tempo che fa” su Rai Tre

“Spalletti è un uomo libero. Quando qualcuno viene da te e ti dice che ha fatto il massimo, che si è concluso un ciclo della sua vita e preferisce prendersi un anno sabbatico, cosa puoi fare? Opporti? Io ho ricevuto da lui e lo ringrazio. Nella vita bisogna essere generosi ed è giusto che continui a fare ciò che ama fare”. Così Aurelio De Laurentiis, ospite di “Che tempo che fa” in onda su Rai Tre, ha parlato del futuro di Luciano Spalletti.

Lo stadio

“Maradona è un unico ed irripetibile. L’intitolazione dello stadio a lui era una cosa dovuta. L’impianto cambierà molto, quando sarà realmente del Napoli, perchè il Comune ce lo deve dare per 99 anni, altrimenti lo vado a costruire a Caserta. Ci spenderemo dentro centinaia di milioni. Lo stadio deve essere qualcosa che pulsa sette giorni su sette. Ci deve essere un museo, fare concerti, perchè no anche organizzare matrimoni e comunioni”.

La rifondazione e il futuro del calcio

“Abbiamo mandato via dei giocatori che per me avevano finito il loro ciclo a Napoli. In una conferenza stampa un anno fa dissi che potevamo vincere lo scudetto. Ci fu lo sgomento totale, anche di Spalletti, perchè non sapeva chi avevamo acquistato. Spalletti è una grandissima persona ed un grandissimo allenatore, a cui abbiamo dato una materia prima straordinaria da allenare e che lui ha fatto crescere. Bisogna essere competitivi tenendo i conti in ordine. Il segreto è fare impresa e non presa. Il calcio dovrebbe fare ‘tabula rasa’ e pensare a rifondare tutto, con nuove regole. Contratti validi nell’universo? Se un astronauta va nello spazio, la Nasa non gli trasmette le immagini di una partita? In un sommergibile, non accade la stessa cosa?”.

La festa del 4 giugno

“Ci sarà la premiazione innanzitutto. Condurrà Stefano De Martino, ci saranno tanti ospiti e cantanti. Andremo avanti dalle 21 fino alle 24”, ha concluso De Laurentiis.