Alcuni lavori hanno provocato l’innalzamento della falda acquifera vicino ad un ristorante

I sacrifici di una vita che quasi sembrano disintegrarsi e svanire nel nulla. È molto più di una denuncia quella fatta da Umberto, 55 anni, imprenditore e titolare del bar-ristorante e pizzeria ‘La Locanda’ che si trova alle porte di Nola, sulla provinciale che va da Cicciano a Polvica.

 

 

Il suo è un vero e proprio incubo, iniziato quando nella vicina zona industriale sono iniziati dei lavori che hanno provocato l’innalzamento della falda acquifera con conseguente allagamento della struttura, soprattutto dal lato della piscina. Che oggi è diventata un vero e proprio stagno, con tanto di rane all’interno.

Sollecitati numerso interventi

“Quella piscina – dice Umberto – faceva da sfondo anche alle foto di chi voleva anche solo rilassarsi e prendere il sole oltre che essere teatro di progetti di circa 60 ragazzi dell’Aias. Oggi è impossibile presentare ai nostri ospiti una struttura in queste condizioni”. Le sollecitazioni per interventi urgenti che risolvessero la situazione sono state tante ma senza alcun risultato: “Ho chiamato e scritto a tutti – continua – ma non c’è stato alcun passo concreto. Solo i carabinieri Forestali e l’assessore all’ambiente del Comune di Nola hanno visitato la struttura, peraltro una sola volta. Ho contattato Striscia la notizia, inviato video ai Vigili del Fuoco ma è tutto incredibilmente fermo”.

Umberto, però, non ha intenzione di arrendersi: “Denuncerò chi ha devastato la mia attività – conclude – perché tutto ciò che era bello oggi è totalmente l’opposto: nonostante le difficoltà, però, non mi fermerò”.