Ariano: presunta intossicazione alimentare

Aperta un’inchiesta dalla Procura di Benevento sulla presunta intossicazione alimentare che ha ucciso Gerardina Corsano, 48 anni, ha prodotto oggi i primi risultati. AvellinoToday riporta di fatto che vi siano i primi indagati per l’immane tragedia che ha coinvolto la coppia di coniugi dell’avellinese. Gerardina e il marito Angelo Meninno, 52 anni, ricoverato in gravi condizioni al Cotugno di Napoli, si sono sentiti male dopo aver mangiato, sabato scorso, una pizza presso un noto ristorante, ora posto sotto sequestro.

L’arrivo in ospedale

Il giorno seguente, domenica 29 novembre, Angelo si è svegliato accusando una violenta nausea. Spaventato dalla sua condizione, si è precipitato al pronto soccorso del Frangipane. Dopo un breve controllo medico, è stato dimesso con l’assunzione che si trattasse di un malessere temporaneo. Durante la giornata però le cose sono andate peggio e il giorno seguente, lunedì 30, è stata la volta di Gerardina. La donna ha manifestato sintomi simili e preoccupanti. Anche lei si è recata al pronto soccorso, ma come il marito, è stata rimandata a casa dopo una visita medica. La coppia ha continuato a soffrire e a sentirsi sempre peggio. Giunti nuovamente al pronto soccorso, Gerardina è stata trasferita immediatamente in rianimazione, ma purtroppo è deceduta poco dopo il suo ingresso in ospedale.

Intanto, Angelo è stato trasferito al Cotugno di Napoli, dove è stato ricoverato in uno dei reparti di malattie infettive dell’ospedale. Dopo ore di grande preoccupazione, sembra essere fuori pericolo di vita, ma rimane sotto stretta osservazione. I medici hanno formulato l’ipotesi che l’olio al peperoncino utilizzato per condire la pizza potesse essere la causa dell’intossicazione. Il botulino è stato menzionato come possibile agente patogeno, ma questa ipotesi deve ancora essere confermata attraverso ulteriori indagini.

Le indagini

Il Procuratore Capo della Repubblica di Benevento, Aldo Policastro, ha avviato un’inchiesta con l’ipotesi di reato di omicidio colposo. Il Ristorante “Oasi” è stato posto sotto sequestro in via precauzionale, mentre i titolari del locale, insieme a un medico dell’ospedale arianese, sono stati indagati in relazione alla morte di Gerardina.

Gli indagati sono assistiti dagli avvocati, Guerino Gazzella, Claudio Fusco e Roberto Pulcino. Gli inquirenti non hanno trovato cibo sospetto nella casa dei coniugi durante le verifiche. Pertanto, le indagini si concentreranno principalmente sui risultati degli esami medici su Angelo durante il suo ricovero e sull’autopsia di Gerardina, che verrà eseguita presso l’Ospedale Moscati di Avellino il 4 novembre. La dott.ssa Carmen Sementa è stata incaricata dell’autopsia, e le cartelle cliniche di entrambi i coniugi sono state sequestrate per gli accertamenti giudiziari.