Scandalo nell’assegnazione dei proventi delle estorsioni: una parte alle famiglie dei detenuti, il resto per il clan

Le recenti rivelazioni sul modo in cui i proventi delle estorsioni sono stati suddivisi hanno scosso le fondamenta dell’opinione pubblica. Emergono dettagli agghiaccianti su come la divisione dei soldi sia stata pianificata per privilegiare gli interessi del clan, a discapito delle famiglie dei detenuti.

Secondo le intercettazioni telefoniche, un accordo tra i membri del clan del rione Moscarella, guidato dal boss Michele Onorato e dal suo stretto alleato Salvatore Scotognella, meglio conosciuto come “o’ talebano”, ha portato alla luce una strategia egoistica e disumana. Nel corso di una di queste intercettazioni datata 5 agosto 2023, Onorato e Scotognella discutevano animatamente della spartizione dei proventi delle estorsioni.

La rivelazione più sconcertante è che solo una minima parte dei fondi, pari a soli 1000 euro per ciascuna famiglia dei detenuti affiliati al clan, sarebbe stata destinata alle loro necessità. Il resto del denaro, che ammontava a una somma significativa derivante dalle estorsioni, sarebbe stato trattenuto per sé dagli organizzatori. Inoltre, in un contesto in cui gli introiti non raggiungevano le aspettative, le famiglie dei detenuti avrebbero dovuto accontentarsi di una somma ancor più esigua, pari a soli 500 euro.

La gelida indifferenza nei confronti delle famiglie dei detenuti è ulteriormente evidente nelle richieste di Onorato riguardanti la possibilità di sfruttare lavori edili nella zona di Castellammare per ottenere ulteriori fondi. Questi scambi di parole, apparentemente casuali, sottolineano il cinico modo in cui il clan cercava di massimizzare i propri guadagni a discapito del benessere delle persone più vulnerabili.

Questi nuovi dettagli gettano una luce sinistra sulle attività del clan e sollevano gravi interrogativi sulla loro etica e moralità. È evidente che la loro priorità non era la comunità o il sostegno alle famiglie dei detenuti, ma piuttosto il proprio profitto e il mantenimento del potere criminale.