Napoli non corre alcun rischio a causa del bradisismo. Lo assicura Edoardo Cosenza, assessore alla Protezione civile del Comune, sottolineando che solo 30.000 residenti tra Bagnoli, Fuorigrotta, Agnano e Pianura sono soggetti a monitoraggio. “Su un milione di abitanti, soltanto 30.000 sono attenzionati”, spiega l’assessore, che è anche docente di ingegneria. “Nel resto della città, anche se si avvertono i terremoti, non ci sono rischi e non è necessario effettuare controlli sugli edifici”.
Cosenza evidenzia che il rischio attuale è solo bradisismico e non vulcanico, per il quale non ci sono novità significative da oltre un decennio. Per precauzione, a Bagnoli sono stati allestiti posti letto e un presidio Asl presso la X Municipalità, in via Acate. “Non abbiamo avuto richieste dai cittadini perché non ci sono stati danni agli edifici, ma è meglio prevenire”, aggiunge.
A Pozzuoli, invece, si pensa agli aiuti economici per chi ha subito danni. Il Consiglio comunale ha votato un documento che prevede sgravi fiscali e contributi per i cittadini sfollati e per gli esercizi commerciali chiusi. Il sindaco Luigi Manzoni precisa che per attuare queste misure sarà necessario il coinvolgimento di Governo e Regione Campania. “Non siamo in emergenza, quindi non c’è una legge che prevede contributi ai cittadini, ma questa crisi bradisismica ha portato disagi ed è volontà del Consiglio creare strumenti di sostegno”, afferma Manzoni.
Intanto, continuano le verifiche sugli edifici segnalati dai cittadini. “Sono 1.400 le richieste di verifica, e abbiamo completato i controlli su oltre 900 stabili”, dice il sindaco. Tra gli sfollati, 70 persone sono state collocate negli alberghi, mentre altre 30 attendono ancora una sistemazione. Manzoni chiarisce che per chi ha lasciato volontariamente la propria abitazione per paura, al momento non c’è alcun sostegno: “Il livello di allerta è ancora giallo, quindi l’allontanamento volontario non è previsto. Se non ci sono danni strutturali, si dovrebbe rientrare in casa”.