Lo scandalo che ha coinvolto due preti di Afragola, arrestati insieme a quattro complici con accuse di abusi sessuali e altri crimini, ha scosso profondamente la comunità locale, portando ad una dura reazione tra i cittadini del comune alle porte di Napoli. Da ieri, infatti, sono comparsi in città volantini che attaccano apertamente la Chiesa, accusandola di complicità nello scandalo che ha travolto la Basilica di Sant’Antonio.
Nei volantini, diffusi anche sui social, si leggono parole cariche di rabbia e indignazione: “È probabilmente frutto di anni di incudine, anni in cui chiunque provasse a criticare veniva subito martellato e costretto a tacere. Adesso incudine siete voi, qualcun altro martella, e dovete stare in silenzio perché siete complici”. L’accusa di complicità viene estesa anche ai fedeli: “Ogni volta che pagate per un sacramento siete complici, ogni volta che fate finta di non vedere siete complici. Anche ora che li difendete siete complici. Lo so che fa male sentirselo dire, ma i lussi di queste persone li finanziate voi, quindi siete complici”.
Il caso riguarda padre Domenico Silvestro, parroco della Basilica di Sant’Antonio da Padova, e padre Nicola Gildi, frate del convento di Santa Maria Occorrevole a Piedimonte Matese, ma che all’epoca dei fatti prestava servizio ad Afragola. I due religiosi sono accusati di violenza sessuale, con padre Gildi anche imputato per aver commissionato una rapina allo scopo di nascondere le prove degli abusi. Per questo motivo, altre quattro persone sono state arrestate, aggiungendo ulteriore sdegno alla già tragica vicenda.