
Domani, giovedì 16 gennaio, si terrà l’interrogatorio di garanzia per la docente di sostegno arrestata ieri, ora detenuta nel carcere di Benevento. La donna, una 37enne, è accusata di violenza sessuale e induzione al compimento di atti sessuali ai danni di sette studenti minorenni, tutti nati tra il 2011 e il 2013, presso una scuola di Castellammare di Stabia, Napoli.
Le accuse sono emerse da un’indagine coordinata dalla Procura di Torre Annunziata che ha portato all’arresto della docente dopo mesi di investigazioni. I carabinieri, durante una perquisizione nell’abitazione della donna, hanno sequestrato materiale pornografico. L’inchiesta ha rivelato che gli abusi avvenivano in una stanza chiamata “la saletta” all’interno della scuola, un ambiente inizialmente destinato ad attività didattiche, ma poi chiuso dalla dirigenza. Dopo la chiusura, i contatti tra la docente e gli studenti si sono trasferiti su una chat di Instagram con lo stesso nome, “La Saletta“.
Le indagini hanno evidenziato non solo atti di violenza sessuale ma anche maltrattamenti psicologici e morali, con i ragazzi sottoposti a ricatti e minacce, incluse minacce di bocciatura e di morte. Questi abusi psicologici sono emersi soprattutto dopo che alcuni studenti avevano informato altri insegnanti dei comportamenti della docente. La vicenda è venuta alla luce in seguito alla sospensione di due studenti sorpresi dalla docente mentre fumavano una sigaretta elettronica in bagno. Uno dei sospesi, sentendosi ingiustamente trattato, ha rivelato in classe che la docente di sostegno gli mostrava video pornografici. Anche se inizialmente le sue parole non furono prese sul serio, questo ha innescato una serie di rivelazioni da parte di altre vittime ai loro genitori.
L’ordinanza di arresto descrive in dettaglio come gli studenti siano stati derisi, minacciati ed esposti a contenuti sessuali inappropriati per la loro età, sia in presenza che tramite chat, da una figura che avrebbe dovuto proteggerli, non certo diffondere concetti sessisti e omofobi. L’interrogatorio di garanzia, che si terrà alla presenza del suo avvocato, rappresenta un momento cruciale dove la docente potrà rispondere alle accuse formalizzate contro di lei, offrendo la sua versione dei fatti o confermando le accuse.
La comunità scolastica di Castellammare di Stabia e l’opinione pubblica attendono risposte e giustizia su questo caso che ha scosso profondamente la fiducia nel sistema educativo locale.