Un episodio di intolleranza e mancanza di empatia ha coinvolto un’operatrice del 118 nel quartiere Vomero di Napoli, durante un intervento per un codice rosso. La professionista sanitaria, impegnata a soccorrere un paziente in gravi condizioni, si è trovata a dover affrontare l’ira di un cittadino che pretendeva l’accesso immediato a un varco di sua proprietà, ignorando l’urgenza della situazione.
Nonostante i tentativi dell’operatrice di spiegare la gravità dell’intervento, il cittadino ha reagito con rabbia e insulti personali, mostrando un totale disinteresse per il contesto critico. L’episodio è stato documentato in un video, rispettoso della privacy, e condiviso sulla pagina Facebook “Nessuno Tocchi Ippocrate”, dove è stata sottolineata la crescente difficoltà per gli operatori sanitari di svolgere il proprio lavoro in un clima di rispetto e collaborazione.
La vicenda evidenzia una preoccupante mancanza di empatia verso chi si trova in situazioni di emergenza e verso coloro che lavorano in prima linea per salvare vite umane. Emblematica è stata la frase pronunciata dall’operatrice per cercare di placare l’interlocutore: «Se si trattasse di un suo parente, cosa farebbe?».
Manuel Ruggiero, responsabile della pagina “Nessuno Tocchi Ippocrate”, ha ribadito l’importanza di un impegno collettivo per contrastare questi episodi di violenza e per promuovere un tessuto sociale più solidale. «Non basta reprimere gli atti di violenza – ha dichiarato – è necessario educare alla partecipazione e al rispetto per la sofferenza altrui. Dare priorità al soccorso di un malato deve essere un valore condiviso da tutta la comunità».