Si è tenuto ieri in sala Nugne l’incontro con i partiti, le associazioni e le organizzazioni che hanno presentato il coordinamento per il Sì al referendum sulla cittadinanza. Il coordinamento si è costituito per affrontare la sfida del voto referendario previsto per l’8 e 9 Giugno prossimi.
“Grazie al referendum sulla cittadinanza, l’Italia potrebbe allinearsi alle norme dei grandi Paesi europei: dopo cinque anni di permanenza legale in Italia, si potrà richiedere la cittadinanza italiana e trasmetterla alle proprie figlie e ai propri figli minorenni”, queste le dichiarazioni congiunte del Comitato referendario raccolte in una nota.
“Per troppi anni – continuano – il Parlamento è rimasto immobile di fronte alle richieste di molte persone nate e/o cresciute in Italia, che vivono, studiano e lavorano contribuendo al presente e futuro del nostro Paese, ma che non sono ancora riconosciute per quello che sono: italiani e italiane a tutti gli effetti.”
Nel corso dei lavori della conferenza stampa di presentazione del comitato referendario si è inoltre parlato delle esperienze delle persone con background migratorio, di cui si è avuta testimonianza già nel corso della presentazione stessa appunto : in questo senso saranno centrali nella campagna referendaria che le organizzazioni promotrici si apprestano ad affrontare.
L’incontro in Sala Nugnes è stato anche l’occasione per lanciare le prossime iniziative in programma, che si pongono l’obiettivo di allargare il sostegno al Sì al quesito referendario.
“La grande sfida del raggiungimento del quorum – concludono gli attivisti riuniti di diverse sigle – che accomuna i cinque quesiti al voto a giugno, dovrà rappresentare lo stimolo nel costruire un sentimento popolare in cui il voto ritorni a rappresentare uno strumento determinante per il cambiamento nella società italiana.”
Diversi saranno gli appuntamenti sul territorio: si partirà dai “caffè referendari” per favorire sui territori la partecipazione della cittadinanza e poi un ulteriore appuntamento nella mattinata di sabato 5 aprile