La mamma di Nicola Mirti: “Mio figlio era un bravo ragazzo, ergastolo al killer”

 

Articolo di Maddalena Mercurio Chiacchio – Luisa Caso, madre di Nicola Mirti, il giovane accoltellato a morte su un lido a Varcaturo, ha rilasciato un’intervista a Il Mattino per chiedere giustizia per suo figlio.

Nel suo racconto, emerge il dramma di una famiglia sconvolta dalla violenza. “Ero a casa quando ho ricevuto la telefonata di mio figlio Antonio: mi diceva che Nicola era stato colpito da più coltellate e si trovava in ospedale a Pozzuoli. Mi si è gelato il sangue”, racconta Luisa, ancora sotto shock per quanto accaduto.

Nicola, descritto dalla madre come un ragazzo dal cuore grande, è diventato l’ennesima vittima di un fenomeno che, secondo Luisa, non accenna a fermarsi. “Ne sono morti tanti e continueranno a morire. I giovani seguono modelli sbagliati, si armano con troppa facilità. Nicola no. Lui era un bravo ragazzo, poteva rispondere a parole, ma mai con la violenza.”

Un dolore insopportabile che non può essere colmato da alcuna pena: “Vorrei l’ergastolo per chi commette atti del genere, ma so che nessuno potrà restituirmi mio figlio. Non sentirò più la sua risata, i suoi abbracci, il suo sorriso che metteva allegria a tutti.”

Nonostante il dramma, Luisa non si sente di giudicare la madre di chi ha tolto la vita a suo figlio: “Noi mamme viviamo per i nostri figli.” Ora, la sua forza viene da Antonio e da Gioele, il più piccolo della famiglia, che ricorda tanto Nicola.

Un appello disperato affinché tragedie del genere non si ripetano, ma con la consapevolezza che il dolore di una madre, di fronte a una perdita così grande, non avrà mai fine