” A Napoli, una delle prime cose che mi hanno fatto vedere è stata la biblioteca (dei Girolamini – ndr) dove sono stati rubati e poi recuperati dei libri antichi importanti. C’è stato anche un processo che finalmente si è concluso anche in Appello con condanne. Le mafie sono presenti dove c’è da gestire il denaro, potere e ricchezza”. Lo ha detto il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, rispondendo a una domanda sul traffico internazionale di opere d’arte a margine della firma di un protocollo d’intesa con la Fondazione Ente Ville Vesuviane per la tutela dei beni culturali. “Napoli – ha aggiunto – è un tesoro, ci sono 300 chiese chiuse solo nel centro storico. Quindi, immaginate la possibilità per i trafficanti di arte di entrare in queste chiese a rubare. E allora, noi dobbiamo avere una sensibilità che sia continua e costante ad essere sempre pronti alla tutela di questi beni”. “Spesso – ha detto ancora Gratteri – abbiamo visto camorristi occupare pezzi di chiese o sacrestie o fare costruzioni abusive sopra le chiese, a fianco e dentro di esse. Anche in quel caso abbiamo fatto un protocollo importante con il cardinale Domenico Battaglia, siamo intervenuti e siamo riusciti anche a cacciare questi soggetti che occupavano, in modo mafioso, beni appartenenti alla Chiesa”.
Gratteri, gruppo magistrati esperti per tutela beni