NAPOLI – Ennesimo episodio di violenza nei confronti del personale sanitario. Questa volta – come riferito dall’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, sulla propria pagina Facebook – a farne le spese è stato l’intero team del Pronto Soccorso, aggredito da un giovane di origine napoletana che si era registrato per un presunto trauma cranico. Si tratta della 43esima aggressione nel distretto Asl Napoli1, nel 2025, e della 57esima tra Asl Napoli1 e Napoli2.
Dopo pochi minuti dalla registrazione, spiegano gli esponenti di NTI – al momento della presa in carico da parte del medico, il paziente risultava assente dall’area di attesa. Poco dopo ha raggiunto improvvisamente il triage, forzando le porte d’ingresso e impugnando un paio di forbici con cui ha minacciato l’operatrice del triage, puntandole la lama all’addome senza colpirla ma provocandole un forte stato d’ansia.
La furia del giovane non si è fermata: ha inveito contro un’altra operatrice e ha colpito con calci all’addome l’OSS di triage intervenuta per difendere la collega. Solo grazie al tempestivo intervento del drappello di polizia e delle guardie giurate il paziente è stato immobilizzato e ammanettato. Durante il trasferimento nella stanza del drappello, l’uomo ha continuato a colpire con calci anche un infermiere presente.
Nonostante l’aggressione e la pericolosità del soggetto, il personale ha garantito comunque l’assistenza sanitaria dovuta. Gli operatori coinvolti, in evidente stato di agitazione, sono stati refertati con prognosi di diversa entità: la più grave di dieci giorni per l’OSS colpita all’addome.
Un episodio che riaccende l’attenzione sulla sicurezza di chi ogni giorno lavora in prima linea nei Pronto Soccorso, troppo spesso bersaglio di violenze fisiche e verbali.
