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Giù le mani dalla città di Afragola, il Sindaco non è solo

di Massimo Caponetto – Claudio Grillo è stato votato dagli afragolesi, schiacciante la sua vittoria al primo turno. Il suo nome ha influito a far vincere una coalizione che ha iniziato a litigare il giorno dopo le elezioni e nonostante la sua poca dimestichezza con la politica e il manuale cencelli è riuscito a portare avanti il suo primo anno politico. La vittoria al primo turno contro un big della politica, sindaco uscente, diverse volte onorevole, presidente dell’ANCI e rampollo di una famiglia potentissima come quella dei Tuccillo è la cartina al tornasole che il popolo lo ha voluto.

Dopo un anno di governo, la gestione delle continue frizioni tra Lega e Forza Italia, i mal di pancia di diversi consiglieri e i vari tentativi di assalto alla “diligenza” lo obbligano a vestire i panni della politica e dismettere quelli di imprenditore e presidente della Pro Loco. Fare il Sindaco di una città come Afragola in un momento storico come questo richiede un rapporto diretto con i cittadini utilizzando tutti i mezzi a sua disposizione per continuare a meritate la fiducia che il popolo ha riposto in lui. Cambiamenti immediati se ne sono visti, soprattutto dal punto di vista del fermento culturale che si sta risvegliando dal torpore di questi anni. Ci sono appuntamenti importanti, lo sviluppo della Grande Stazione, la gestione delle tante emergenze come quella dei rifiuti e della qualità di vita di una cittadina di oltre 70mila abitanti. La crisi dei rifiuti di questi giorni non può ricadere sulle sue spalle, c’ è un assessore, tra l’altro bravo a detta dei consiglieri comunali, Camillo Giacco, relazioni su quanto accade e si dimetta se non riesce a risolvere le criticità.

Grillo può parlare direttamente alla città senza continuare a mediare con chi vuole solo mettere le mani sulla città. Vada avanti senza il ricatto dei numeri che già hanno bloccato l’azione della precedente amministrazione, vedremo chi avrà il coraggio di mandarlo a casa e giocare di nuovo al toto consigliere con nuove elezioni. L’ex Centro LU.MO, la questione della riscossione tributi, la Geset ed altri episodi hanno già  dimostrato che c’ è chi lo tira per la “giacchetta”. Grillo non è solo, ha la città dalla sua, deve solo coinvolgerla, deve solo esternare le sue perplessità ed operare nel bene comune. Intanto Concas con la sua associazione propone un convegno pubblico sulla vicenda INPS ed ex Centro LU.MO, palesando ufficialmente, come già avevamo raccontato in un nostro servizio in questi giorni, che c’e chi il vizietto della mani sulla città ancora non lo ha deposto. Il Sindaco se vuole può utilizzare il nostro megafono per parlare alla sua Città.