Napoli-Genoa: 3-0. Gli azzurri blindano il terzo posto. Il saluto di Insigne al popolo azzurro

Lorenzo Insigne chiude con una vittoria davanti al popolo di Napoli. Al Maradona, gli azzurri di Spalletti battono 3-0 il Genoa, grazie alle reti di Osimhen, Lobotka e proprio del capitano Lorenzo Insigne.

Per quanto concerne le formazioniSpalletti conferma il suo 4-2-3-1 e confermare l’undici titolare che ha battuto il Torino: Ospina tra i pali; difesa a quattro formata da Di LorenzoRrhamaniKoulibaly e Mario Rui. A centrocampo, confermato Anguissa, affiancato da Fabian, mentre in attacco spazio a Victor Osimhen, sostenuto dal trio di mezze punte formato da LozanoMertens e capitan Insigne, all’ultima casalinga con la maglia partenopea

Tante conferme in casa Genoa, con il tecnico Blessin opta per  il suo ormai collaudato 4-2-3-1: Sirigu tra i pali; difesa a quattro formata da HeftiOstigaardBani e capitan Criscito. A centrocampo, spazio alla cerniera formata da Badelj e Galdames, mentre in attacco spazio a Yeboah (preferito a Destro) sostenuto dal trio di mezze punte formato da PortanovaAmiri e Gudmundsson.

Prima del match, momento toccante con la celebrazione nei confronti del capitano Lorenzo Insigne.

Inizia la prima frazione, e parte meglio il Genoa che sfiora il vantaggio con Portanova, che a tu per tu con Ospina viene stoppato da Mario Rui. Dopo la grande occasione per gli uomini di Blessin, il Napoli esce alla distanza e passa in vantaggio con il grande colpo di testa di Victor Osimhen, che su assist di Di Lorenzo, firma l’1-0 ed il suo 14esimo centro in questo campionato. La rete del bomber nigeriano da linfa ai partenopei che sfiorano il raddoppio con Lorenzo Insigne, che viene fermato da Sirigu.

Nella ripresa, gli azzurri partono forte e chiudono la pratica con il capitano Lorenzo Insigne, che trasforma il calcio di rigore per fallo di mano di Hernani; 11esimo centro per il Magnifico, secondo marcatore all time della storia azzurra, alle spalle di Dries Mertens. Nel finale, i partenopei chiudono definitivamente il match con la rete di Stanislav Lobotka, che fissa il risultato sul definitivo 3-0.

In merito alla sfida, si è espresso il tecnico azzurro Luciano Spalletti, che ha dichiarato: “C’era un’aria bella e un sentimento bello di rendere onore a questa festa di Insigne da parte anche dei compagni di squadra. Nei primi 20’ siamo rimasti un po’ frenati, perché loro sono stati bravissimi. Ci sono venuti addosso e non ci hanno fatto uscire dalla nostra metà campo. Poi quando abbiamo siamo riusciti a valere la qualità riuscendo uscire dallo stretto qualche azione l’abbiamo creata. Ma all’inizio abbiamo sofferto”.

C’è il rimorso, ma la squadra ha fatto un grandissimo campionato. Nessuno gli ha dato i meriti, dopo la brutta sconfitta di Empoli, quella che pesa di più, abbiamo vinto tre gare difficilissime facendo 10 gol, ma non interessa a nessuno. Non è corretto, questi ragazzi sono venuti ad allenarsi e hanno fatto un grande campionato. Sono stati dei professionisti seri e sono stati bravi, gli do io i meriti”.

Il mister di Certaldo ha poi rimarcato il valore di due totem come Lorenzo Insigne e Dries Mertens: “Ho cominciato a rimpiangere Lorenzo quando c’è stata la certezza della sua partenza. E’ una scelta che va accetta. Bisogna andare a trovare la stessa qualità e le stesse caratteristiche di questi giocatori che ti tirano fuori la giocata dal cassetto. Sono quei calciatori che dal nulla ti creano la soluzione, fanno parte dei prestigiatori del calcio come Totti, Baggio e Del Piero, che tutti gli allenatori vorrebbero per vincere le partite”.

Mertens?“Oltre che la qualità tecnica è bravissimo a fare gol. Gli si respira sulla pelle la qualità nel saper fare gol. Durante la partita c’è stato un momento che ha visto il portiere un po’ fuori e subito ha tirato in porta. Darebbe il massimo facendo la prima punta come con Sarrri. Resterà? Penso di sì, perché poi il presidente ci ha parlato. La differenza la farà quello che riguardano calciatore e società. Ci sono di mezzo tanti soldini, contano molto per essere stimolati e contenti a rimettersi a disposizione”.