Frattamaggiore, Frattaminore, Crispano, Cardito, Caivano, Acerra, Afragola, Orta di Otella e Casalnuovo i 9 comuni interessati allo smantellamento dei tralicci
Avviata dalla Terna, gestore della rete elettrica nazionale, la demolizione di circa 18 km di vecchie linee e lo smantellamento di 56 tralicci che interessano i comuni di Frattamaggiore, Frattaminore, Crispano, Cardito, Caivano, Acerra, Afragola, Orta di Otella e Casalnuovo. Saranno recuperati 252.000 mila metri quadrati di territorio e 700 tonnellate di acciaio.
Grasso. Al via i lavori di demolizione degli elettrodotti aerei a 220 kV “Frattamaggiore – Casalnuovo” e “Frattamaggiore – Acerra” che consentiranno lo smantellamento di 56 tralicci dell’alta tensione che attraversano per circa 18 Km nove comuni della provincia di Napoli (Frattamaggiore, Frattaminore, Crispano, Cardito, Caivano, Acerra, Afragola, Orta di Otella e Casalnuovo di Napoli). Entro l’estate i tecnici di Terna concluderanno le operazioni che consentiranno di liberare l’area da obsolete infrastrutture di trasmissione elettrica.
Gli elettrodotti risalgono infatti agli anni ’60 del secolo scorso; nel decennio successivo, a partire dalla fine degli anni ’70, l’area ha avuto un forte sviluppo urbanistico e viario che ha visto sorgere intorno ai preesistenti sostegni elettrici, abitazioni, condomini e parchi pubblici. Le operazioni di demolizione, che consentiranno di eliminare l’interferenza della linee con il tessuto urbano, si sono rese possibili a seguito della realizzazione e dell’entrata in esercizio di una linea elettrica interrata lunga 8,7 km, operativa dal marzo del 2015.
L’abbattimento dei sostegni permette di “liberare” 252.000 mila metri quadrati di territorio, una superficie pari a 35 campi da calcio, recuperare 700 tonnellate di acciaio e 54 km di conduttori e cavi elettrici. Tutti i componenti dei tralicci (acciaio, alluminio, vetro, cemento), che raggiungo un’altezza massima di 40 metri, sono consegnati a ditte specializzate, che provvederanno a smaltirli e re-immetterli nel ciclo produttivo.
L’intervento rientra nell’ambito del piano di riassetto della rete elettrica nella provincia di Napoli che, una volta ultimato, permetterà la demolizione di 46 km di vecchi elettrodotti a fronte della realizzazione di 47 km di nuove linee interrate e solo 2 km aeree. Notevoli i benefici previsti: il risparmio economico per il sistema, a valle della realizzazione delle opere, sarà pari a circa 11 milioni di euro l’anno. Inoltre, grazie alla riduzione delle perdite di rete verranno emesse circa 7mila tonnellate di CO2 in meno ogni anno.