Roberto Saviano al CAM di Casoria: una sala intitolata allo scrittore di Gomorra

Saviano: “Felice ed onorato, l’arte in questi territori è una provocazione ma anche sopravvivenza”

di Martina Di Micco – Per la prima volta un museo intitola una sala a Saviano. Non è accaduto in un centro cittadino. Ma in un comune come Casoria spesso bersagliato dalla camorra, e in un museo come il CAM più volte oggetto di minacce e intimidazioni. “Questo – dice Savianoè un museo bello non solo perché presidio di legalità, ma ha anche una bellezza vera, sembra un museo berlinese o francese. Apprezzo anche l’attività di denuncia, una denuncia che non ha il tono del lamento, ma un tono attivo: Come di chi dice: stiamo facendo qello che stiamo facendo nonostante le intimidazoni e la solitudine, anche perchè attorno abbiamo una comunità“. L’area è stata addobbata anche con opere di artisti quali: Lello Lopez, Sergio Fermariello, Luciano Ferrara, Giuseppe Di Guida, Sebastiano Deva, Giorgio Scotti, Monica Biancardi, Giuseppe De Marco, Walter Picardi, Mario La Porta, Michele Attianese, Fulvio Di Napoli, Oreste Pipolo sul tema della camorra. Numerosi gli ospiti al Museo, tra appassionati di arte e dello stesso scrittore il popolo casoriano ha manifestato grande ammirazione per l’iniziativa proposta dal direttore del centro Antonio Manfredi.

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