Suicida video hard, la madre attacca: l’attività investigativa è stata minima

Teresa Giglio, madre di Tiziana Cantone, la 31enne suicidatasi il 13 settembre scorso dopo la diffusione sul web di video porno che la ritraeva, torna a polemizzare contro la decisione di procedere all’archiviazione a carico dei cinque ragazzi ai quali Tiziana aveva inviato i video. Lo fa in una intervista al settimanale ‘Oggi’ – in edicola stamattina – dove sostiene che “l’attività investigativa è stata minima; “di questi signori non hanno mai acquisito nemmeno i tabulati telefonici”.
“Certo, le accuse vanno dimostrate – dice – ma per dimostrarle bisogna indagare”. Rivela come la nonna di Tiziana si sia sentita male alla notizia dell’archiviazione e aggiunge: “Il momento peggiore è la notte. Per prendere sonno abbraccio il suo vestito”. Nei giorni scorsi uno dei magistrati che ha condotto le indagini ha detto di voler valutare “se presentare querela per diffamazione” nei confronti della donna.