Alla conquista del Regno

La mia Alice nel Paese delle Meraviglie è anarchica, spesso e volentieri sopra le righe. Fuma con il bruco e sparisce con il gatto, cavalca il Bianco Coniglio alla conquista del Regno. 

IL MENTORE

Maurizio Sarri è passato sopra le macerie di Gonzalo Higuain e quel che ha comportato la sua cessione alla Juventus. E’ andato oltre la l’assenza del suo sostituto naturale, Arkadiusz Milik, al quale ha dovuto fare a meno per quasi due stagioni. Oltre, sempre e comunque.

QUESTO RINNOVO “S’HA DA FARE”

Dopo tre stagioni alla guida della compagine azzurra, Maurizio Sarri e la società si trovano di fronte ad un contratto da ridiscutere. Complicazioni? In realtà non sembra, le parti sono entrambe disposte a proseguire il rapporto lavorativo il quale si è basato sempre sul reciproco rispetto. Entrambe cresciute durante il percorso intrapreso insieme nel 2015, con annesse esigenze nel progredire e migliorarsi.

Naturale conseguenza aggiungerei, specie per il tecnico nativo di Bagnoli che ha avuto modo di farsi notare in campo internazionale anche dai grandi club europei. L’imprescindibile prerogativa risiede nel continuo e progressivo potenziamento progettuale. Una deroga alquanto naturale e comprensiva che spetta alla società soddisfare. Sarri non è uno che chiede miracoli, anzi, considerando il suo operato è colui che ne ha fatti e ne farà. Non importa come ottenere tali migliorie, attraverso strutture di proprietà, sponsor, nuovi soci o quant’altro: l’approccio a quest’ultimo step può rappresentare ulteriori garanzie, non solo per Sarri. Anche questo è da attribuire al 101% che l’allenatore toscano chiede a se stesso, per soddisfare un popolo che ha ammesso di amare e a cui desidera regalare un sogno. Maurizio Sarri ha trovato il suo habitat naturale, per  l’affetto che lo lega alla sua città natale avverte la necessità di adeguarsi alle esigenze di una squadra che ambisce ad entrare nell’élite del calcio che conta. Quasi un dovere nei confronti di questa gente che sempre pìù si identifica nel suo condottiero, nel suo calcio, nelle sue citazioni e, soprattutto, nel suo anticonformismo.