Caso Koulibaly: Persa l’ennesima occasione per fare un passo avanti

Ieri è stato discusso il ricorso contro le due giornate di squalifica a Kalidou Koulibaly. Purtroppo, come tutti sappiamo, il ricorso è stato respinto.

Sicuramente un brutto colpo dal punto di vista sportivo, in previsione della sfida contro la Lazio. Ancelotti dovrà fare a meno del giocatore attualmente più importante nella sua rosa.

Una decisione che poteva dare un po’ di speranza all’Italia, sempre più agitata dal vento dell’intolleranza e del razzismo. Come tante altre volte in passato, lo sport poteva rappresentare un cambiamento di pensiero nell’opinione pubblica e invece non è stato così. Ci si è trincerati dietro le norme lasciando da parte il buon senso. Koulibaly non solo ha dovuto subire continui insulti per il colore della sua pelle, ma ha dovuto fare i conti con la ferrea “giustizia” sportiva del calcio italiano.

Questo però non ci impedisce di riflettere sul nostro comportamento. Perché in tanti ci siamo schierati con il difensore del Napoli, sui social, nei bar o in qualsiasi altro posto. Ma poco dopo in quanti abbiamo guardato con disprezzo il lava vetri al semaforo o qualsiasi altra persona di colore incontrata per strada…

Dove non arrivano Istituzioni e la politica, deve arrivare il cittadino. Non dobbiamo ragionare come se fossimo tutti Koulibaly, ma dobbiamo capire che sono tutti Kalidou. Parole come tolleranza e integrazione devono essere applicate nella vita di tutti i giorni e non solo per riempirci la bocca.