Secondigliano, Strage al Quadrivio: Parenti delle vittime in rivolta

 

Secondigliano – Ancora in cerca di giustizia i famigliari delle vittime della tragedia del 23 gennaio 1996, giorno in cui morirono ben 11 persone per il crollo della strada lungo il quadrivia di Secondigliano

“Sabato era prevista la commemorazione come ogni anno, Ma stavolta la disertiamo.”

Afferma con grande collera il presidente dell’associazione dei familiari delle vittime, Sandro Russo, il quale quel giorno perse il padre.

“L’anno scorso l’abbiamo fatta, ma abbiamo trovato il tetto della cappellina rotto, Ed è davvero troppo. E’ una vergogna. Sono 25 anni che gli amministratori si sono impegnati, anche per iscritto, per ripristinare il monumento, sistemare l’impianto elettrico e per una ripulita”. 

Continua Russo, raccontando:

“Anche se anni fa il comune ci diede l’energia elettrica, l’impianto è vecchio e non funziona. Ora è venuto giù anche il tetto. E onestamente siamo preoccupati. Come segno di protesta, per il primo anno abbiamo deciso di non commemorare i defunti. i nostri morti. Basta passerelle politiche. Promettono, ma poi nulla. Nessuna telefonata per chiedere cosa bisogna fare. Solo la solita pulitina nella cappella due giorni prima della cerimonia.”