Ko pesante per il Napoli di Gennaro Gattuso che cade allo stadio Bentegodi. Gli azzurri cadono 3-1 contro il Verona e si allontano dalla zona Champions
Per quanto concerne le formazioni, Gattuso conferma il suo collaudato 4-2-3-1 con qualche modifica rispetto all’undici sceso in campo nella sfida di Supercoppa: Meret tra i pali; difesa a quattro formata da Di Lorenzo, Maskimovic, Koulibaly e Hysaj. A centrocampo, spazio al tandem Bakayoko–Demme mentre in attacco confermato Petagna, sostenuto dal trio di mezze punte formato da Insigne, Zielinski e Lozano (che vincono i rispettivi ballottaggi con Elmas e Politano).
Tante conferma in casa Verona, con il tecnico di Juric che opta per il suo celebre 3-4-2-1: Silvestri in porta; difesa a tre formata da Gunter, Di Marco e Dawidowicz. A centrocampo, spazio alla cerniera Tameze–Ilic mentre sulle corsie confermati Faraoni e Lazovic. Infine, in attacco spazio a Kalinic, supportato da Barak e Zaccagni, accostato al club partenopeo in queste settimane di calciomercato.
Buon avvio degli azzurri che passano subito in vantaggio con Lozano che su grande lancio di Demme, sfrutta l’errore di Di Marco e batte Silvestri, firmando l’1-0 azzurro. La formazione partenopea va vicinissima al raddoppio con Demme, stoppato da Silvestri. Dopo la chance per il numero 4 partenopeo, il Verona prende campo e trova il pareggio con Di Marco, che su assist di Faraoni filma il pareggio. Nel finale, grande chance per Lazovic che viene stoppato dall’intervento di Meret, che si salva con i piedi.
Nella ripresa, il Verona domina il match e raddoppia meritatamente con Barak che su grande assist di Zaccagni firma il 2-1. Il Napoli accusa il colpo e subisce il tris firmato da Zaccagni che su assist di Lazovic chiude il match. Una sconfitta pesantissima per la formazione azzurra, che si allontana sempre più dalla zona Champions.
In merito alla sfida, si è espresso il tecnico partenopeo Gennaro Gattuso che ha dichiarato: “Ci sta mancando la continuità. Si parla tanto di moduli, ma penso che il problema sia come interpretiamo la partita nei novanta minuti. A tratti facciamo cose buone, in altri non ci riusciamo“.