Acerra. Un’intera classe in quarantena: casi di positività in aumento. Il dirigente: “No ad allarmismi”

Acerra. A distanza di poco meno di un mese dalla riapertura delle scuole, un’intera classe del Liceo A. M. De’ Liguori di Acerra dovrà ritornare alla didattica a distanza dopo che si sono registrati quattro casi di positività tra gli studenti. I genitori degli alunni, preoccupati, hanno provveduto a sottoporre a tampone i propri figli. Il numero degli studenti positivi, dunque può salire, come spiegano i genitori stessi: “il numero sta crescendo. Abbiamo infatti deciso di non aspettare l’Asl e di effettuare i tamponi privatamente. Finora abbiamo notizia di sei positivi, tra vaccinati e non vaccinati. Riteniamo assurdo che l’azienda sanitaria non si sia mossa in tempi rapidi, facendo così aumentare il rischio di contagi nella platea scolastica: la convocazione per i tamponi, infatti, è prevista tra dieci giorni. Purtroppo i ragazzi hanno continuato a frequentare fino alle disposizioni arrivate ieri, e non sappiamo quanti ancora potrebbero risultare positivi. Nel frattempo sono stati a contatto con genitori e familiari, e il rischio che ci siano molti più contagiati, sta diventando elevato”.

Il dirigente scolastico, Giovanni La Montagna, invece, sottolinea che l’istituto ha rispettato tutte le norme anti Covid e che quindi non c’è da temere un focolaio: “E’ stata subito informata l’unita’ di prevenzione. I genitori sono stati invitati a verificare eventuali sintomi riconducibili al Covid, e purtroppo altri tre ragazzi sono risultati positivi. A questo punto, secondo quanto previsto dalle normative, l’asl ha disposto la quarantena dell’intera classe e sono partite le indagini molecolari per i rimanenti ragazzi. Come scuola abbiamo fatto tutto quanto rientra nei protocolli e non possiamo recriminarci nulla”.

Anche il presidente del consiglio comunale Andrea Piatto invita a non creare allarmismi: “L’obiettivo resta mantenere aperte le scuole e sostenere la didattica in presenza, pur con ogni utile precauzione: dirigente e personale scolastico, ASL, genitori ed alunni, debbono far quadrato e, unitamente al Comune, collaborare per difendere i saperi e la salute. Convivere con il virus significa saper gestire queste fasi nel rispetto dei protocolli sanitari, in attesa del completamento del piano vaccinale”.

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