Un detenuto di origini maghrebine, precedentemente coinvolto in un’aggressione con un coltello all’interno della Casa Circondariale di Avellino, ha appiccato un incendio nella sua cella nel pomeriggio di ieri, 27 settembre.
L’incidente ha portato a un rapido intervento del personale di Polizia Penitenziaria, che ha lavorato per spegnere l’incendio e salvare il detenuto. Tuttavia, il detenuto ha opposto resistenza e minacciato gli agenti con una lametta. Come risultato dell’azione di soccorso, cinque agenti sono rimasti intossicati a causa del fumo generato dall’incendio e sono stati trasportati immediatamente in ospedale per ricevere le cure necessarie.
Cinque agenti intossicati dall’incendio
Tra gli agenti feriti, un Assistente è attualmente ricoverato in ospedale a causa di difficoltà respiratorie, mentre altri due hanno ricevuto una prognosi di sette giorni e due di cinque giorni.
Il detenuto coinvolto in questo incidente era stato precedentemente trasferito dalla Casa Circondariale di Salerno, dove aveva già manifestato comportamenti problematici. L’incidenza di atti di violenza in questo carcere, così come in altre strutture penitenziarie della Campania, ha alimentato ulteriormente le preoccupazioni per la sicurezza del personale e dei detenuti.
Il SAPPE continua a denunciare la mancanza di trasferimenti dei detenuti problematici fuori dalla regione, nonostante le ripetute richieste di intervento. Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, ha annunciato che il 2 ottobre 2023 farà visita al carcere di Ariano Irpino e successivamente alla Casa Circondariale di Avellino, in un gesto di solidarietà nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria che lavora nelle carceri regionali.
Annunciata anche una manifestazione del SAPPE a Napoli, in via Nuova Poggioreale, il 3 ottobre alle 9:30, di fronte agli uffici del Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria. L’obiettivo della manifestazione è sollecitare soluzioni per affrontare la situazione critica nelle carceri della regione Campania e chiedere un maggiore supporto per il personale penitenziario.