Il Napoli , oggi, deve vincere anche se i carichi di preparazione e un organico non ancora completo sono le principali ragioni di preoccupazione per un mister che è arrivato all’ombra del Vesuvio provenendo da lidi rivali e vecchie glorie on bene accette dalla sponda azzurra.
Eppure sembra che Antonio Conte abbia già convinto e conquistato una parte considerevole di una tifoseria che ha una grande necessità di ritrovarsi vicina a una squadra che la faccia sentire nuovamente al centro di un calcio determinato a regalare nuove emozioni.
Il Napoli, deve trovare la cazzimma per non incedere ancora negli errori fatali dello scorso anno.
Il nuovo Verona, targato Zanetti, si sperimenterà subito con un avversario di livello, per una gara che ha in sé i tratti di un fascino apparentemente perduto, ma sempre vivo dentro una rivalità antica che conserva motivazioni non soltanto calcistiche, ma legate a logiche politiche e territoriali di vecchi ma ancora accesi campanilismi nazionali. Napoli e Verona sono le due ultime “contestatrici” dello strapotere delle “solite tre”, proprio come ha detto Conte alla sua presentazione. I veronesi e i napoletani sono tra le poche compagini che sono riuscite a interrompere le lunghe dittature targate Milano e Torino bianconera, anche se in qualche modo, Conte è ancora legato alla Juventus.
Verona-Napoli è una prima di campionato che sa di classica. Non tanto per i blasoni delle due squadre, ma per il richiamo intenso e denso di suggestioni che questa sfida richiama ogni volta. Ma il Napoli dal canto suo, sa di essere l’avversario acerrimo quest’anno e dovrà, quindi, rendere il torneo piú ostico alle avversarie prefiggendosi la vittoria finale. Il Napoli è top.