Afragola. Il tribunale di Napoli Nord ha emesso una sentenza di assoluzione nei confronti di Michele Migliaccio, accusato di estorsione, maltrattamenti e lesioni personali nei confronti della madre. Dopo il dibattimento, il giudice ha deciso di prosciogliere l’imputato, ritenendo che non vi fossero elementi sufficienti per sostenere le accuse a suo carico.
Secondo l’accusa, Migliaccio avrebbe maltrattato la madre con atti violenti, nel tentativo di costringerla a negoziare un assegno di 2.500 euro contro la sua volontà. Si sarebbe reso responsabile di un’aggressione che avrebbe provocato alla vittima una grave emorragia cerebrale, oltre a ecchimosi, tumefazioni al collo, alla testa, agli occhi e alle tempie.
Le prove a carico dell’imputato si basavano principalmente sulle dichiarazioni della madre, degli agenti di polizia che avevano condotto le indagini, e degli impiegati dell’ufficio postale dove Migliaccio si era recato per cercare di negoziare l’assegno. A supporto della versione accusatoria, c’era anche la relazione del medico responsabile del reparto di medicina interna dell’ospedale di Frattamaggiore.
Nonostante un quadro probatorio apparentemente solido, la difesa, rappresentata dall’avvocato Dario Carmine Procentese, ha fornito argomentazioni che hanno convinto il tribunale a ritenere insussistenti le accuse. In seguito alla decisione, Migliaccio è stato immediatamente scarcerato, dopo essere stato detenuto in regime di custodia cautelare dal maggio 2024.