Oltre 20.000 persone hanno sfilato da piazza Garibaldi, lungo corso Umberto e fino a Piazza Matteotti dove è stato allestito il palco per il comizio finale dei segretari regionali di Cgil e Uil a cui è seguito l’intervento del segretario nazionale della UIL Pierpaolo Bombardieri che ha sottolineato come lo sciopero in tutta Italia e che ha visto Napoli e Bologna (dove c’era il segretario nazionale della CGIL Maurizio Landini) come piazze principali, abbiano voluto dimostrare al Governo che migliaia di lavoratori e pensionati siano contro la manovra economica che resta iniqua per le principali categorie del paese.
Nessun investimento corposo per la sanità e per un Sud che continua a risentire della deintustrializzazione delle aziende. Nessun investimento pubblico e privato se non quelli per pagare gli ammortizzatori sociali. Una voce forte anche contro il decreto sicurezza che vorrebbe “tappare” la bocca a chi manifesta in maniera pacifica, un decreto inaccettabile per un diritto costituzionalmente riconosciuto.
No deciso all’autonomia differenziata che contribuirebbe ad un ulteriore spaccatura dell’Italia. Se non arriveranno risposte e modifiche concrete alla legge finanziaria i sindacati continueranno in forme di lotta e sciopero.