Roma, 8 giugno 2025 – L’umiliante sconfitta dell’Italia per 3-0 contro la Norvegia ha scatenato un terremoto nella Nazionale azzurra. Al centro delle polemiche il commissario tecnico Luciano Spalletti, che ora rischia concretamente l’esonero. A confermare l’incertezza sul suo futuro è stato lo stesso presidente della FIGC, Gabriele Gravina, che ha ammesso: «Il progetto è congelato, non posso dire se il rilancio sarà con Spalletti».
L’amarezza per una prestazione giudicata “indifendibile” è palpabile ai vertici della Federcalcio. Gravina ha definito la Norvegia “una corazzata” e ha spiegato che le condizioni fisiche dei calciatori italiani erano precarie: «C’è chi ha avuto solo due giorni per recuperare, altri erano stanchi mentalmente. Ma non può essere un alibi». Il numero uno della FIGC ha poi aggiunto: «Luciano si è subito messo l’elmetto. È stato molto combattivo».
Intanto si fanno già i nomi dei possibili sostituti. In cima alla lista ci sarebbe Claudio Ranieri, considerato il più autorevole per esperienza e capacità di intervento in situazioni critiche. Ma restano sullo sfondo anche Stefano Pioli, Fabio Cannavaro e Daniele De Rossi, quest’ultimo apprezzato per la sua grinta e il forte legame con la maglia azzurra.
Spalletti, da parte sua, ha annunciato che guiderà la squadra nella prossima partita contro la Moldavia, in programma nei prossimi giorni. Ma sarà proprio quella sfida a decidere le sorti del tecnico toscano. Un’altra prova negativa potrebbe segnare l’addio anticipato alla panchina azzurra.
Gravina, che fino a oggi aveva difeso a spada tratta il tecnico campione d’Italia 2023 con il Napoli, ora apre all’ipotesi del cambiamento. E il tempo stringe: con le qualificazioni mondiali alle porte, la FIGC non può permettersi ulteriori passi falsi.