Best&Worst // In due notizie internazionali, meglio e il peggio dal mondo

Best&Worst, le notizie di oggi: mentre dall’Antartide arrivano buone notizie grazie alla chiusura del buco dell’ozono, in USA si quantificano le conseguenze dell’irruzione nel Campidoglio.

Chiuso il buco dell’ozono in Antartide

Il buco dell’ozono in Antartide del 2020 era stato definito, in virtù delle sue gigantesche dimensioni, “da record”.

Come aveva reso noto l’Organizzazione Mondiale della Meteorologia (OMM-WMO), il buco era stato generato da un vortice polare particolarmente forte, freddo e stabile. Il buco era cresciuto in modo estremamente rapido a partire da Agosto, arrivando a misurare addirittura 24,8 milioni di chilometri.

La stessa OMM-WMO ha adesso reso noto che il buco si è chiuso alla fine del mese di Dicembre 2020, aggiungendo che

E’ stato il buco più duraturo e uno dei più grandi e profondi dall’inizio del monitoraggio 40 anni fa.

Ciò che ha reso particolarmente interessante l’osservazione di questo particolare buco dell’ozono è stato anche il confronto con il suo “predecessore”: nel 2019, infatti, il buco dell’ozono rilevato in Antartide era stato insolitamente piccolo e anche breve.

A riguardo, Oksana Tarasova, capo della divisione di ricerca sull’ambiente atmosferico dell’Organizzazione Mondiale della Meteorologia, dichiara:

Le ultime due stagioni del buco dell’ozono dimostrano la sua variabilità di anno in anno e migliorano la nostra comprensione dei fattori responsabili della sua formazione, estensione e gravità.

Abbiamo bisogno di un’azione internazionale continua per applicare il protocollo di Montreal. [protocollo che prevede il divieto di emissione di sostanze chimiche che riducono lo strato di ozono, n.d.r.]

Usa: le conseguenze dell’assalto al Campidoglio

Come è oramai noto, nella giornata del 6 Gennaio, giorno era prevista la ratifica dell’elezione di Joe Biden da parte del Congresso, dei sostenitori di Donald Trump hanno assaltato il Campidoglio.

Il mondo intero ha potuto osservare delle immagini terribili: il tempio sacro della democrazia americana devastato da un’orda inferocita e barbara, che voleva impedire, fisicamente e con la forza, la proclamazione di Biden. Quello che è stato da molti definito come un colpo di stato fallito  non ha portato al risultato sperato.

Infatti, il Congresso si è riunito lo stesso, nella notte, e ha certificato la vittoria del candidato democratico.

Nonostante questo, le conseguenze degli atti violenti del 6 Gennaio sono comunque numerose. In primo luogo, c’è la conta dei morti – nelle ultime ore è salito a cinque il numero di persone uccise durante l’assedio – e dei danni fisici allo storico edificio.

Tuttavia gli effetti non si limitano a questo.

Il destino di Donald Trump

Le conseguenze per Donald Trump potrebbero infatti rivelarsi molto pesanti.

I Democratici, e anche alcuni degli esponenti del partito repubblicano, lo considerano responsabile di quanto accaduto a Capitol Hill. Trump ha infatti rilasciato dei messaggi che avrebbero aizzato contro il Congresso i più estremi dei suoi seguaci.

Non concederemo la vittoria, non ci arrenderemo mai

ha infatti detto Trump.  Nel corso dell’assalto, invece, il miliardario ha twittato:

Questo è quanto accade quando una vittoria elettorale sacra e schiacciante viene strappata brutalmente ai grandi patrioti che sono stati trattati male e ingiustamente da così tanto tempo. Tornate a casa con amore e in pace. Ricorderete questo giorno per sempre!

A seguito di queste comunicazioni, Twitter e anche il più neutrale Facebook hanno bloccato gli account del presidente.

Zuckerberg ha spiegato che l’account del presidente uscente sarà bloccato “indefinitamente e per almeno le prossime due settimane fino a quando una pacifica transizione di potere non sarà completata”, e che alcuni dei suoi post sono stati rimossi in quanto “il loro effetto, e forse il loro intento, era provocare ancora più violenza”.

Ma non è certamente questo il peggio che si prospetta per Trump.

 E’ stato infatti più volte invocato il 25° emendamento, che prevede la possibilità di rimuovere un presidente dichiarato incapace, ed è stata anche considerata la possibilità dell’impeachment.

Al momento, a seguito delle ultime dichiarazioni di Trump in cui riconosceva la vittoria di Biden, sembra che queste possibilità siano rientrate – ma i fatti accaduti sono troppo gravi perché lo si possa dire con certezza.

Le conseguenze per gli Stati Uniti

Il Tycoon e i suoi seguaci hanno dimostrato ancora una volta di essere assolutamente imprevedibili: gli USA e anche il resto del mondo adesso sanno che, persino in quest’ultima manciata di giorni, potrebbe accadere qualsiasi cosa.

L’immagine degli Stati Uniti nel mondo ne esce decisamente compromessa. Vedere le pistole all’interno del Campidoglio era, fino a poco tempo fa, qualcosa di assolutamente impensabile.

Condanne sono arrivate da tutti gli Stati europei e persino da parte degli stessi Repubblicani, che si discostano con forza da quanto accaduto.

Tra gli altri, George W. Bush ha dichiarato:

Quanto visto oggi al Campidoglio sono scene disgustose. Questo è il modo in cui le elezioni vengono contese non nella nostra repubblica democratica ma in una repubblica delle banane.

Ma non è tutto: l‘imprevedibilità e l’incertezza che sono scaturite dall’assalto non hanno costituito esclusivamente un danno d’immagine, non solo minano la credibilità degli Stati Uniti, ma sono come sempre nemiche dei mercati.

Fortunatamente, le borse sembrano aver deciso di ignorare il mancato colpo di stato. Si sono infatti concentrate sugli effetti positivi dell’insediamento di Biden e della storica vittoria dei democratici in Georgia.

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