Il “Maestro” di Basilea proverà a bissare il successo ottenuto lo scorso anno alla Rod Laver Arena.
di Andrea Tagliafierro – A Melbourne, è tanta l’attesa per l’inizio del primo Major dell’anno che vedrà ai nastri di partenza gran parte dei giocatori più forti del mondo. In questo day-1 farà il suo esordio Rafael Nadal che nella sessione notturna australiana, le 9.00 italiane, scenderà in campo contro il dominicano Estrella Burgos alla Rod Laver Arena. L’attuale numero uno del mondo, reduce da un 2017 entusiasmante condito anche e soprattutto dalla ciliegina della ‘decima’ gemma al Roland Garros, è determinato a difendere la sua leadership ma occhio ai suoi avversari che, in questi primi giorni dell’anno hanno dimostrato nei vari tornei di preparazione al primo Slam di essersi perfettamente ristabiliti dai vari acciacchi fisici, due nomi su tutti Nole Djokovic e Juan Martin del Potro.
Le certezze
Se di Nadal e Federer e della loro decennale rivalità si è quasi detto tutto (o quasi), c’è grande attesa per capire come si comporteranno alcuni dei cosiddetti outsider che potrebbero, perché no, stravolgere totalmente i pronostici della vigilia. Il primo della lista è Grigor Dimitrov. Il bulgaro, da sempre (spesso e volentieri erroneamente) paragonato per le movenze a Federer si è preso le copertine di mezza stampa sportiva mondiale con una grandissima seconda parte di stagione lo scorso anno. Le vittorie nei tornei di Cincinnati prima e Londra poi hanno dato consapevolezza al talento del classe 1991, consentendogli di chiudere l’anno al numero tre del mondo, best ranking.
In seconda fila troviamo poi la next generation coi nomi di Alexander Zverev e Dominic Thiem pronti a graffiare con la loro sana follia. Marin Cilic e David Goffin, invece, saranno certamente protagonisti sino alla fine. Il croato ed il belga sanno cosa significa reggere la pressioni a queste latitudini e non ci sorprenderà ritrovarli a braccetto nella seconda settimana del torneo, quella decisiva.
Il ritorno degli infortunati di lusso
Gli Australian Open saranno occasione per testare le reali condizioni fisiche di alcuni dei lungodegenti del circuito. Novak Djokovic spera di aver saldato i conti con la sorte. Il suo gomito scricchiolante e alcune voci circa problemi con Jelena (sua moglie) hanno macchiato il cammino dell’ex numero uno del mondo in quest’ultimo anno e mezzo. Nole manca uno Slam da oramai due anni (Roland Garros 2016), decisamente troppo per uno come lui. Torna in pista anche Stan Wawrinka dopo l’intervento al ginocchio che non gli ha permesso di giocare al meglio Wimbledon (sconfitto al primo turno da Medvedev) ed i tornei americani su cemento. Nelle scorse settimane, a margine di una conferenza stampa indetta dallo stesso svizzero, si era ipotizzata dai media di mezzo mondo la voglia da parte di Stan di farla finita con il tennis giocato, idea prontamente respinta al mittente dal tre volte campione Slam. Il suo primo turno (affronterà il lituano Berankis) non dovrebbe rappresentare un ostacolo insormontabile.
Kyrgios, gli spagnoli e Fabio Fognini
L’idolo indiscusso di casa sarà certamente Nick Kyrgios. Il ‘matto’ aussie è capace di prestazioni eccellenti ma, anche, di rovinose e discutibili cadute. Se il pubblico riuscirà ad accendere la sana follia del ragazzo di Canberra ne vedremo delle belle. E’ pronta a dar spettacolo anche la folta schiera di spagnoli, da sempre ultra-competitivi quando il gioco si fa duro. Bautista Agut è reduce dalla vittoria ad Auckland contro del Potro, l’eterno David Ferrer e Feliciano Lopez avversari da sempre scomodi per tutti. E Fognini? Il nostro Fabio non ha avuto un sorteggio facilissimo ma proverà a dar continuità agli ottimi sprazzi di bel tennis visto nei giorni scorsi. Il ligure ha svolto in maniera meticolosa la preparazione fisica durante quest’inverno e i risultati sembrano arrivare. Settimana scorsa ha vinto due ottimi match contro avversari non facilissimi da superare come Dolgopolov e Mannarino salvo poi perdere al terzo set contro Medvedev che si sarebbe, poi, laureato campione. Al primo turno affronterà Horacio Zeballos, la parola chiave è fiducia.