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FOTO ESCLUSIVE – Lorenzo Insigne: piccolo uomo divenuto magnifico

Lorenzo Insigne, fin da piccolo, ha sempre avuto un sogno: riuscire a diventare un affermato calciatore. Già all’asilo, mentre i suoi coetanei giocavano con i Lego, in un angolo della stanza, Lorenzo aveva costruito un palla di carta e ci giocava da solo.
Eppure, prima di approdare nel calcio che conta, era arrivato ad un passo dal lasciare per colpa della sua statura.

IL RACCONTO DI LUIGI LANDOLFO

Insigne veniva da una famiglia povera” – racconta Luigi Landolfo, che per tanti anni ha visto il Magnifico muovere i primi passi sui suoi campetti, a Grumo Nevano – “vennero a propormelo, insieme ai suoi fratelli. Era già un fenomeno e quindi decidemmo di farlo visionare da alcuni club italiani, Inter, Torino e Napoli.
Fu visto da
Zaccarelli in persona che arrivò apposta da Torino, il quale sosteneva però che Lorenzo fosse troppo basso. Giuseppe Santoro, che a quell’epoca lavorava insieme a Mazzarri per il settore giovanile del Napoli, dopo aver notato la straordinaria classe con cui il fuoriclasse di Frattamaggiore toccava il pallone, decise di provinarlo, seppur con qualche perplessità data sua altezza. Il giorno dopo ci chiamò, era pazzo di Lorenzo

Da quel momento, la parabola calcistica di Insigne è stata sempre più lucente. Prima Cava de’ Tirreni poi Foggia, Pescara ed infine Napoli.
Il suo esordio con la maglia azzurra il 24 gennaio 2010 contro il
Livorno.

LA GIOIA DI INSIGNE DOPO IL SUO ESORDIO

Ho fatto il mio esordio ricorda Insigne con la maglia del Napoli grazie a Mister Mazzarri.
Mentre stavo tornando a casa, dopo la partita, chiamai mio padre, e gli chiesi : Mi stanno aspettando?
Mi rispose che non ci sarebbe stato nessuno perchè era troppo tardi.
Invece, arrivato a casa, c’era un sacco di gente ad attendermi con la torta, i fuochi e tutto il resto. C’erano tutti i tifosi del Napoli”.