Enrico Rossi Frattamaggiore

Da Frattamaggiore alla Svizzera: Enrico Ferreri entra nella prestigiosa guida svizzera Gault Millau

Da Frattamaggiore alla Svizzera: è stata lunga e sempre in salita la carriera di Enrico Ferreri, giovane chef frattese, che con i suoi piatti ha contribuito a far si che il ristorante MoAn di Bellinzona in cui lavora entrasse a far parte della prestigiosa guida Gault Millau.

Nato e cresciuto a Frattamaggiore ha ereditato l’amore per la buona cucina dai nonni, come racconta: “Napoli sarà per sempre la mia città. Sono cresciuto tra i vicoletti di Frattamaggiore, in provincia di Napoli.
La casa dei nonni, Luisa ed Enrico, è stato il mio primo ristorante stellato dove ho mangiato, dove la nonna Maria e il mio angelo Vittorio cucinavano tutto senza pesare nulla e uscivano delle ricette encomiabili…. Di domenica quando dormivo da loro, ti svegliavi con una tavola apparecchiata pronta a sfamare 3 famiglie, e ci si alzava soltanto alle 16 del pomeriggio”.

La passione per la cucina nasce spontanea in Enrico, che racconta di non aver mai sentito il peso di questo lavoro, ma che anzi riesce a sentirsi vero protagonista solo tra i fornelli: “per me cucinare significa far divertire gli altri, non è un lavoro è semplicemente essere l’artefice di una serata speciale. Quando cucino non seguo per forza regole fisse, perché le regole sono dei limiti e nella mia idea di cucina i limiti non esistono“.

Una volta arrivato in Svizzera, in poco tempo Ferreri riesce ad affermarsi grazie al suo talento e anche grazie alla guida dello chef, amico e collega Salvatore Sanfilippo.

Proprio quest’ultimo ha spiegato che, insieme ad Enrico, propongono ai clienti una ‘cucina divertente’, con piatti della tradizione locale con influenze mediterranee e contaminati con ingredienti siciliani e bergamaschi.

Caratteristiche che hanno convinto il delegato di Gault Millau che, in incognito, ha visitato il ristorante in estate: “All’atto pratico eravamo aperti da 10 mesi e quando ci è arrivata la notizia della selezione, con un punteggio di 13 su un massimo assegnato di 19 (il ‘20’ non è stato raggiunto da nessuno ndr), stentavamo a crederci – ammette Sanfilippo– Siamo tra gli 820 migliori ristoranti della Svizzera, al fianco di stellati e tristellati, e nella nostra zona, il Bellinzonese, siamo solo in 3. Non ce lo aspettavamo, dopo un anno di incertezze, continui lockdown, limiti ai tavoli e una organizzazione che di conseguenza era complicatissima. Abbiamo una trentina di coperti, in cucina da poco è arrivato anche un terzo cuoco perché a prescindere dall’inserimento in guida le cose stavano già andando meglio. Il riconoscimento ci conferma la bontà del nostro progetto e di essere sulla strada giusta per ambire anche a qualcosa di più”.

Ferreri guarda già al futuro con determinazione: “Ci sono molte cose da valutare e spero sicuramente di migliorare sempre di più, perché non si smette mai di imparare!
Per il momento tengo a ringraziare Salvatore Sanfilippo, che reputo una grandissima persona, amico e collega, con la quale in un anno e mezzo siamo riusciti ad ottenere un posto nella prestigiosissima guida svizzera Gault Millau. Devo tutto ai miei genitori che mi hanno supportato in questa scelta difficile e ringrazio tutte le persone che mi sono state vicino affinché tutto questo potesse realizzarsi”.

GROSSI ASSICURA E FINANZA