AIAS CASORIA, CHIUSO IL PROGETTO “MANI IN PASTO”, RAGAZZI ENTUSIASTI

Il presidente Salvatore Giacometti: «Felici di aver dato strumenti per favorire l’inclusione dei disabili, nella società come nel mondo del lavoro»

Con la consegna degli attestati si è chiuso il progetto “Mani in Pasto”, uno dei tanti modi attraverso i quali l’Aias (Associazione italiana assistenza spastici) di Casoria favorisce l’inclusione dei ragazzi disabili e la loro integrazione nel mondo del lavoro. Si sono infatti conclusi i due corsi gratuiti di formazione, di Operatore artigianale di ceramica (della durata di 50 ore) e di Marketing e Comunicazione (di 30 ore) rivolti anche ai familiari dei disabili e ai volontari già impegnati nel terzo settore.  Attraverso diciassette, tra lezioni teoriche e laboratori, i corsisti hanno prima acquisito le tecniche di modellamento della ceramica e poi le hanno messe in pratica, guidate da un artigiano, dilettandosi con successo nel taglio dell’argilla, nella lavorazione con forme sino infine alla cottura nei forni delle opere realizzate. Con il corso di marketing e comunicazione i ragazzi hanno invece acquisito –in dieci lezioni – una buona infarinatura sulle tecniche di vendita e promozione dei loro prodotti nel contesto dell’importanza della comunicazione, sul web quanto su altri strumenti. Il progetto “Mani in Pasto” (ID. n.19, corsi di gratuiti di formazione istituiti a seguito di avviso pubblico D.D. 446/2019 della Regione Campania) si è chiuso formalmente venerdì scorso, con la consegna degli attestati alla presenza del presidente dell’Aias Salvatore Giacometti, del consigliere Lello Marangio (scrittore, commediografo e autore comico) e degli altri componenti della sezione di Casoria. Entusiasti i ragazzi per l’esperienza intrapresa, utile per avere qualche chances in più nel mondo del lavoro e estremamente importante per blindarne l’integrazione sociale, avendo studiato e lavorato a stretto gomito con i volontari e con alcuni familiari, impegnando in modo costruttivo e creativo il loro tempo, acquisendo nozioni per svolgere il ruolo all’interno di un laboratorio di ceramica. Durante i corsi si sono altresì osservati il parallelismo e le differenze con altre figure professionali legate ai Servizi Sociali. Alcuni ragazzi disabili del “Centro Sociale Polifunzionale” dell’Aias hanno scoperto di avere una spiccata manualità, unita a un buon senso artistico. Qualcun altro ha invece seguito con interesse profondo le lezioni di marketing, appagando diverse curiosità in materia. «Nonostante la pandemia e la crisi economica non ci fermiamo con i progetti e con i laboratori – ha sottolineato il presidente dell’Aias di Casoria Salvatore Giacometti – e siamo felici, con questi corsi, di aver dato strumenti per favorire l’inclusione dei disabili, nella società come nel mondo del lavoro. Loro e gli altri corsisti hanno acquisito concetti nuovi o più approfonditi e, al di là se troveranno o meno sbocchi concreti nel mondo del lavoro, hanno avuto una possibilità di crescita. Ringraziamo la Regione Campania perché è un Ente sempre prodigo di bandi e avvisi pubblici importanti per il terzo settore. Speriamo che anche altre istituzioni riescano a trovare sempre idee e fondi per supportare l’Aias e onlus simili». L’associazione non si ferma, in effetti, avendo già varato l’avvio del progetto “Nessuno Escluso”, e prossimo a decollare il “Mani in Pasto 2.0“, il più recente finanziato, tutto volto all’inserimento lavorativo dei giovani disabili.