Cosa fare se il commerciante non vuole accettare il pagamento elettronico?

di Martina Orecchio – Dal 30 giugno 2022, tutti i commercianti e i professionisti che non consentono ai propri clienti di effettuare i pagamenti mediante Pos, bancomat o carte di credito, rischiano sanzioni. Dal 1° luglio 2022 è stato ufficialmente attivato il meccanismo sanzionatorio, che punisce tutti quegli esercenti, commercianti e lavoratori autonomi, che di fatto si rifiutano di accettare pagamenti tramite POS. L’obbligo di accettare i pagamenti elettronici è esteso ad esercenti che vendono prodotti e a lavoratori autonomi che vendono servizi.

La legge

“I soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, sono tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso (carte di pagamento, relativamente ad almeno una carta di debito e una carta di credito); tale obbligo non trova applicazione nei casi di oggettiva impossibilità tecnica”.

Partendo da qui, è bene ricordare che sono illegali eventuali limiti di spesa ad esempio quando il negoziante scrive: “acquisto minimo 15 euro”. E pure ogni maggiorazione di pagamento per l’uso di determinati strumenti di pagamento, ad esempio: “50cent per pagamenti con carta.”

Cosa fare se il commerciante non vuole accettare il pagamento elettronico?

Bisogna denunciare, poiché la denuncia è indispensabile affinché il commerciante o il professionista inadempiente possa essere sanzionato. Per effettuare la denuncia è sufficiente chiamare la guardia di finanza e procedere alla verbalizzazione sul posto oppure si possono fornire le informazioni via telefono, in quest’ultimo caso la denuncia può essere effettuata anche in modo anonimo.

In alternativa, è possibile scaricare e compilare un modulo che è presente sul sito della guardia di finanza, il quale dovrà poi essere consegnato alla centrale operativa più vicina, nel documento in questione dovranno essere espressamente indicate le proprie generalità, pena la non valutazione della denuncia.