F1, quale aspetto per la nuova Ferrari?

Cominciano a circolare le prime voci sull’aspetto della nuova creatura del Cavallino. Il team dei tecnici del settore aerodinamica sarebbero al lavoro in galleria del vento per dare forma alla nuova Ferrari

Il possibile aspetto della Ferrari F1 2019 Fonte: Motorsport.it

Si avvicina la presentazione della prossima Rossa da F1 e le indiscrezioni sulla possibile conformazione estetica della monoposto numero 65 sfornata a Maranello cominciano a prendere corpo. Non dovrebbero esserci sostanziali stravolgimenti, con le novità più rilevanti che dovrebbero riguardare i profili alari di avantreno e retrotreno. Non da escludere però qualche sorpresa. Sembra infatti che gli ingegneri stiano studiando anche soluzioni che renderebbero il design della vettura italiana più simile a quello adottato nella scorsa stagione dalla Mercedes. Vediamo come.

 

 

APPENDICE ANTERIORE: DITO O PROFILO UNITARIO?

Lo studio dei tecnici si starebbe concentrando soprattutto sul segmento anteriore della nuova F1. Due le soluzioni possibili per quanto riguarda il musetto. Si potrebbe infatti optare sia per il classico dito, in conformità a quanto si è già visto sulla SF16H, SF70H ed SF71H, sia per un profilo unitario, molto simile a quello Mercedes. Tra le due alternative, più probabile l’adozione della prima, assicurando così continuità al progetto estetico. L’ala sarà poi più larga, così come imposto dalle nuove regole, e priva delle numerose appendici aerodinamiche presenti la scorsa stagione.

ALA POSTERIORE: QUALI MODIFICHE?

Analogamente a quanto accadrà per l’ala anteriore, anche quella posteriore sarà caratterizzata da una maggiore estensione. L’alettone sarà anche più distante dal suolo con bande di sostegno più larghe. Il tutto comporterà un baricentro della vettura leggermente più alto con conseguente minore manovrabilità in curva. Tuttavia, le bande di sostegno più ampie e l’ala più alta consentiranno di meglio convogliare il flusso aerodinamico verso il retrotreno, dando maggiore efficienza al DRS ed aumentando la velocità di punta.