Roberta Buzzone a Frattamaggiore a parlare di violenza su donne e bambini

L’iniziativa promossa dall’ ASL Napoli 2 Nord con Comune di Frattamaggiore e Camera dei Deputati. La nota criminologa concluderà il dibattito “La violenza sulle donne e la condizione dei bambini, le periferie dell’animo umano”

La violenza sulle donne e la condizione dei bambini, le periferie dell’animo umano. Se ne parlerà domani, martedì 17 gennaio, a Frattamaggiore, nell’auditorium dell’Asl Napoli 2 nord, nel corso di un convegno organizzato con il patrocinio dell’Azienda sanitaria locale, del Comune di Frattamaggiore e della Camera dei deputati, rappresentata dall’on. Michela Rostan, componente della commissione Giustizia e della Commissione d’inchiesta su sicurezza e degrado delle periferie.

A partire dalle 17.30, nella sede di via Padre Mario Vergara, si confronteranno dirigenti scolastici, avvocati, operatori sociali e della Giustizia, nel tentativo di tracciare sia un’analisi sia una proposta sui temi della violenza, soprattutto quella ai danni dell’infanzia e delle donne.

Parteciparenno il Direttore generale dell’Asl Napoli 2 nord, Antonio D’Amore, l’assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Grumo Nevano, Rosa Bencivenga, i dirigenti scolastici, Fernanda Manganelli ed Eugenia Carfora, l’avvocato penalista Maurizio Zuccaro, e, in rappresentanza rispettivamente dell’Osservatorio regionale famiglia e della procura di Napoli, Anna Bifulco e Nunzia Paudice. Modera, Rosario Esposito La Rossa, dell’associazione Vo.di.sca. Le conclusioni saranno affidate alla criminologa Roberta Bruzzone mentre introdurrà i lavori proprio l’on. Rostan.

“I due pesi e le due responsabilità più grandi che l’umanità porta su di sé sono la condizione dei bambini e la violenza contro le donne – commenta la deputata del Pd, Michela Rostan -. Parlarne è necessario. Ascoltare le esperienze che rompono il silenzio e dare voce a uomini e donne educati all’amore e alla tolleranza. Non mi spaventa la violenza dei cattivi ma l’indifferenza dei buoni. Dentro ogni forma di cultura dobbiamo inserire il germe di un modo nuovo e diverso di guardare ai rapporti tra uomo e donna, tra maschi e femmine, tra moglie e marito, tra fidanzati, tra amici bulli, alcune volte vittime, altre volte carnefici. La scuola prima di tutto ma anche la responsabilità di ognuno di noi, a cominciare dal Parlamento. Non ci stancheremo mai di farlo”.